Va bene. Ritorno alla polemica. D’altronde sono stata
romantica per troppo tempo. Ho, di conseguenza, bisogno di sfogare i miei
bisogni polemici accumulati.
-Mi stanno sul cazzo quelli che usano parole come “demodè” o “epifanico” cercando di ambientarsi in un contesto che di per sé fa schifo. Chi conosce la parola epifanico è già di suo noioso, in più se ti compiaci usandola sei oltremodo borioso. Se usi quella parola per non essere demodè sei al quanto oltraggiabile.
- mi stanno sul cazzo le ragazze che bevono brachetto dicendo poi che fa schifo. La risoluzione della loro vita, e loro non lo sanno, sarebbe ascoltare Baglioni al buio e prendersela con loro stesse, perché solo Baglioni, nella storia delle storia, andava fiero di bersi il Brachetto. Evitate, per favore, di rompere i coglioni alla brava gente che lavora e non bevete brachetto. Non uscite.
- mi sta sul cazzo chi dice cose tipo “il tempo risolve ogni cosa”. Se io avessi del tempo a disposizione per risolvere le cose probabilmente me ne fregherei. Non voglio bere brachetto e dire “demodè”. Voglio essere libera da Baglioni. I veri amici dicono solo “la vita fa schifo, bevi!”.
- mi sta sul cazzo la gente che dice “ma ti pare che ti svegli alle 11 del mattino?”. Si cazzo, vado a dormire alle 4 di notte e passo due ore a cercare di addormentarmi.
- mi sta sul cazzo chi mi dice che era mejo quando se stava peggio. Cerco da una vita a far capire che il vero peggio era inteso dai vecchi durante la guerra, ma i giovani di oggi non capiscono. Papà manda i soldi a casa, sei calabrese ed in più ti lamenti usando dei termini tipicamente Romani.
- mi stanno sul cazzo i calabresi quando mi fanno domande vaghe su Roma. Tipo “hai mai visto il papa?” oppure “ conosci Marco?” o peggio “io conosco Marco di Roma!” e alla domanda rispondi “di dov’è?” loro rispondono “Di Acilia!”. No Cazzo!. C’è Roma è c’è Acilia. E per dirla tutta Tivoli non è Roma.
- mi stanno sul cazzo gli uomini che a trentanni ti chiedono “sei venuta?”. Gesù cristo. Non vorrei dirtelo “assolutamente no”. Però tu mi obblighi. Ancora non lo capisci?.
- mi sta sul cazzo, in generale, l’uomo che fa i muscoli appena gli tocchi il braccio per sbaglio o che spende 300 euro di scarpe senza offrirti da bere, parlandoti poi di quanto sarebbe “originale” fare volontariato in Africa”.
- mi stanno sul cazzo, ed è una vita che sogno di dirlo, le donne che sognano parità dei sessi ma che di lavorare nella fabbriche non se ne parla. O anche, avere un figlio da sole non ha senso, o che, peggio mi sento, “il cazzo è il cazzo”. Lavoro 45 ore a settimana, ed io ho bisogno di fare sesso, e non penso che sia “antifemminista”dirlo. Pace alla libertà di espressione. Pace alla voglia di scopare.
- mi sta sul cazzo l’idea che se l’uomo tradisce è un grande e se lo fa la donna è una zoccola. Come disse una mia grande amica, che non cito perché si è fidanzata da poco “se la dai, male non fai”.
- mi sta sul cazzo la gente che ama Sorrentino, le Hogan, Barbara d’Urso e la coperta Termica. Siamo tutti capaci di poltrire. Diciamocelo.
- mi sta sul cazzo, al contrario, chi dice che “Avatar” sia un brutto film. Occhialetto di merda disceso sul naso al punto giusto per poi tirartelo su al momento giusto. Adesso, facciamoci anche le grande illusioni. Prendi una macchina da ripresa e fammi vedere di meglio. Va bene. Non ti piace “avatar”. Ma ti prego torna a casa a masturbarti e smettila di dire “archetipico”. Ti prego, smettila.
- e soprattutto, cazzo, smettila di guardarmi. Non sarai neanche volendo migliore di me. Tu ti masturbi guardando il vicino che si masturba, io invece scendo in polemica. Touchè. Basta vai a dormire.
“godo molto più nell’ubriacarmi, oppure a masturbarmi al limite a scopare”.
-Mi stanno sul cazzo quelli che usano parole come “demodè” o “epifanico” cercando di ambientarsi in un contesto che di per sé fa schifo. Chi conosce la parola epifanico è già di suo noioso, in più se ti compiaci usandola sei oltremodo borioso. Se usi quella parola per non essere demodè sei al quanto oltraggiabile.
- mi stanno sul cazzo le ragazze che bevono brachetto dicendo poi che fa schifo. La risoluzione della loro vita, e loro non lo sanno, sarebbe ascoltare Baglioni al buio e prendersela con loro stesse, perché solo Baglioni, nella storia delle storia, andava fiero di bersi il Brachetto. Evitate, per favore, di rompere i coglioni alla brava gente che lavora e non bevete brachetto. Non uscite.
- mi sta sul cazzo chi dice cose tipo “il tempo risolve ogni cosa”. Se io avessi del tempo a disposizione per risolvere le cose probabilmente me ne fregherei. Non voglio bere brachetto e dire “demodè”. Voglio essere libera da Baglioni. I veri amici dicono solo “la vita fa schifo, bevi!”.
- mi sta sul cazzo la gente che dice “ma ti pare che ti svegli alle 11 del mattino?”. Si cazzo, vado a dormire alle 4 di notte e passo due ore a cercare di addormentarmi.
- mi sta sul cazzo chi mi dice che era mejo quando se stava peggio. Cerco da una vita a far capire che il vero peggio era inteso dai vecchi durante la guerra, ma i giovani di oggi non capiscono. Papà manda i soldi a casa, sei calabrese ed in più ti lamenti usando dei termini tipicamente Romani.
- mi stanno sul cazzo i calabresi quando mi fanno domande vaghe su Roma. Tipo “hai mai visto il papa?” oppure “ conosci Marco?” o peggio “io conosco Marco di Roma!” e alla domanda rispondi “di dov’è?” loro rispondono “Di Acilia!”. No Cazzo!. C’è Roma è c’è Acilia. E per dirla tutta Tivoli non è Roma.
- mi stanno sul cazzo gli uomini che a trentanni ti chiedono “sei venuta?”. Gesù cristo. Non vorrei dirtelo “assolutamente no”. Però tu mi obblighi. Ancora non lo capisci?.
- mi sta sul cazzo, in generale, l’uomo che fa i muscoli appena gli tocchi il braccio per sbaglio o che spende 300 euro di scarpe senza offrirti da bere, parlandoti poi di quanto sarebbe “originale” fare volontariato in Africa”.
- mi stanno sul cazzo, ed è una vita che sogno di dirlo, le donne che sognano parità dei sessi ma che di lavorare nella fabbriche non se ne parla. O anche, avere un figlio da sole non ha senso, o che, peggio mi sento, “il cazzo è il cazzo”. Lavoro 45 ore a settimana, ed io ho bisogno di fare sesso, e non penso che sia “antifemminista”dirlo. Pace alla libertà di espressione. Pace alla voglia di scopare.
- mi sta sul cazzo l’idea che se l’uomo tradisce è un grande e se lo fa la donna è una zoccola. Come disse una mia grande amica, che non cito perché si è fidanzata da poco “se la dai, male non fai”.
- mi sta sul cazzo la gente che ama Sorrentino, le Hogan, Barbara d’Urso e la coperta Termica. Siamo tutti capaci di poltrire. Diciamocelo.
- mi sta sul cazzo, al contrario, chi dice che “Avatar” sia un brutto film. Occhialetto di merda disceso sul naso al punto giusto per poi tirartelo su al momento giusto. Adesso, facciamoci anche le grande illusioni. Prendi una macchina da ripresa e fammi vedere di meglio. Va bene. Non ti piace “avatar”. Ma ti prego torna a casa a masturbarti e smettila di dire “archetipico”. Ti prego, smettila.
- e soprattutto, cazzo, smettila di guardarmi. Non sarai neanche volendo migliore di me. Tu ti masturbi guardando il vicino che si masturba, io invece scendo in polemica. Touchè. Basta vai a dormire.
“godo molto più nell’ubriacarmi, oppure a masturbarmi al limite a scopare”.
Chiaramente il senso è compromesso. D’altronde ognuno ha le
sue.
“lascia stare signora mia” disse la prima vecchia sulla panchina
“ti ricordi, però, quando anche tu eri così?” chiese la seconda.
la prima vecchia ci pensò un attimo e poi rispose, serafica “no, per fortuna l’ho scordato”.
“lascia stare signora mia” disse la prima vecchia sulla panchina
“ti ricordi, però, quando anche tu eri così?” chiese la seconda.
la prima vecchia ci pensò un attimo e poi rispose, serafica “no, per fortuna l’ho scordato”.