Lui è uno di quelli mette in tensione il bicipite quando
gli passi affianco andando in fila al cesso e per caso gli sfiori il braccio.
lui è uno di quelli che dice che i fumetti sono da sfigati ma poi sul divano, svogliato, sfoglia Gioia, o peggio ancora andando dal parrucchiere parla della nuova tresca di tal de tali o si guarda i video di Sara Tommasi.
lui è uno di quelli che quando gli parli del futuro si guarda intorno chiedendosi chi sarà la prossima. E tu ti senti poco interessante. Perché le fighe girano ma bevono peggio di te.
lui è uno di quelli che dice che la vita ottocentesca da bhoemienne (che non so come si scrive) è bella ma poi se ne sta lì a bersi un negroni in 7 ore di appuntamento.
lui è uno di quelli che ha imparato a fare la canzone del sole a 25 anni perché con la chitarra pare che si rimorchia in spiaggia intorno al falò. Che poi nessuno gli ha detto che la canzone del sole ha rotto il cazzo. Aveva rotto il cazzo pure a Battisti.
lui è uno di quelli che spende soldi per comprarsi mutande che abbiano una scritta visibile, compatibile ai suoi pantaloni calati, facendola sembrare casuale.
lui è uno di quelli che guardi in faccia e continui a guardarlo sperando che prima o poi sorriderà. Dai che sorride. Dai che sorride. Dai cazzo.
lui è uno di quelli che quando tu ridi ti fa sentire stupida perché ridi troppo, il che probabilmente è vero, ma cazzo, non farmelo pesare.
lui è uno di quelli che la Roma è tutto. Oh ma vogliamo parlare della tessera? No! Ah sei una di quelle che non ha passione sportive?Il conto grazie!
lui è uno di quelli che è talmente abituato a parlare del tempo che quando gli parli di una scarpetta che hai visto a via del corso non je pare vero e pensa che sei perfetta.
lui è uno di quelli che , maledizione, a via del corso ci va davvero.
lui è uno di quelli che non ti paga da bere perché sei una donna emancipata e che i vizi se li deve pagare, ma che cazzo ti pare che hai speso 40 euro ieri sera e non sai come.
lui è uno di quelli che si fa comprare i calzini da mamma. Perché lei sa meglio di me cosa piace al mio piede, e come lo sa lei… e quando lo prendi per il culo per la battuta ci rimane male della serie “non dire nulla contro mia madre”.
lui è uno di quelli che si sveglia a va a correre, sentendosi magari gli Oasis e ti prende in giro perché parlandone denigri gli oasis. Che per carità, cerchi di spiegargli, però esiste altro. E lui dice no, per me gli oasis sono perfetti. E tu senti in difetto, perché, ognuno ha le sue, però le tue non vanno bene. Gli oasis cazzo, vorresti dire, ma non lo dici. Oltre al fatto che sei andato a correre quando io ancora dovevo mettermi gli occhiali da sole, hai anche ascoltato gli oasis, ed è paradossale sentirsi in difetto per questo.
lui è uno di quelli ce dice che gli 883 fanno cacare. Ma quanto ti prendi sul serio? Gli chiedi. E lui risponde cose tipo: ma no, io faccio il falegname. E tu gli dici: appunto, quanto è bello segare con tieni il tempo? E lui non capisce. Quindi sorseggi un altro po’ e poi inizia a parlare, che so, del nuovo film di sorrentino, che lui non ha visto. Altro momento di silenzio. Ma va bene così. te sei perso poco. Ah ma sei una di quelle snob che snobbano i film italiani (che già come domanda ne porrebbe altre) e tu gli dici : no, che bevi? E lui dice, niente. Il conto.
lui è uno di quelli che fa le scuregge al bagno perché giustamente si vergogna di farle davanti a te, ma poi tornando al tavolo ti dice di averle fatte, il che ti farebbe pensare ad una persona sincera. Invece è solo un cojone che scureggia. Il che rende te una che fa scureggiare gli uomini. Ognuno ha le sue.
lui è uno di quelli che pure se uscite insieme ti dice cose “non voglio una storia seria” che tu non hai chiesto. E quando, al contrario di tutte le altre donne gli dici “ma che ego hai?” lui ti risponde “non fare la stronza” ti verrebbe da strappargli i capezzoli con delle pinzette. Ma poi la cosa gli piacerebbe e gli dici “sei malato” e lui ti guarda con gli occhi trasognanti e dice cose tipo “si piccola, chiamami malato”. E quando gli dici “te credo che non vuoi una storia seria” ti dice “non ferire i miei sentimenti, ti prego”.
lui è uno di quelli che ti invita a casa a bere whisky alle 6 del mattino e poi regge meno di te.
lui è uno di quelli che pensa che down ton abbey sia la serie migliore del mondo. Gli vorresti dire che è frocio, ma sei educata e dici solo “ah” e lui ti parla di Romeo e giulietta non si sa perché. perché è frocio.
lui è uno di quelli che beve vodka dicendo che il gin è da frocio.
lui è uno di quelli che si fa le canne perché non le so girare ma me le girano e quindi che devi fare.
lui è uno di quelli che si sveglia la mattina e mangia cereali. Le fibbre sono importanti. Soprattutto con due b. e quando gli chiedi se è stitico e si indispettisce. Allora perché lo hai detto? Ti verrebbe da chiedere, ma sei una signora e non lo dici, perché sei stata fin troppo volgare.
lui è uno di quelli che ascolti per inerzia, uno di quelli con cui bevi una birra, anche due, anche tre. Ma solo per compagnia, perché le tua amiche scopano e tu pensi di doverlo fare anche te. Ma ti annoi. Sei noioso, gli dici scherzando, mascherando la tua pigrizia emotiva, e lui dice cose tipo “come sei spassosa”.
lui è uno di quelli che se domani ti sveglia nel letto con lui e inizi a scalciare come sandra mondaini, che dio l’abbia in gloria, cercando di fargli capire che non lo vuoi lì.
lui è uno di quelli che dice che i fumetti sono da sfigati ma poi sul divano, svogliato, sfoglia Gioia, o peggio ancora andando dal parrucchiere parla della nuova tresca di tal de tali o si guarda i video di Sara Tommasi.
lui è uno di quelli che quando gli parli del futuro si guarda intorno chiedendosi chi sarà la prossima. E tu ti senti poco interessante. Perché le fighe girano ma bevono peggio di te.
lui è uno di quelli che dice che la vita ottocentesca da bhoemienne (che non so come si scrive) è bella ma poi se ne sta lì a bersi un negroni in 7 ore di appuntamento.
lui è uno di quelli che ha imparato a fare la canzone del sole a 25 anni perché con la chitarra pare che si rimorchia in spiaggia intorno al falò. Che poi nessuno gli ha detto che la canzone del sole ha rotto il cazzo. Aveva rotto il cazzo pure a Battisti.
lui è uno di quelli che spende soldi per comprarsi mutande che abbiano una scritta visibile, compatibile ai suoi pantaloni calati, facendola sembrare casuale.
lui è uno di quelli che guardi in faccia e continui a guardarlo sperando che prima o poi sorriderà. Dai che sorride. Dai che sorride. Dai cazzo.
lui è uno di quelli che quando tu ridi ti fa sentire stupida perché ridi troppo, il che probabilmente è vero, ma cazzo, non farmelo pesare.
lui è uno di quelli che la Roma è tutto. Oh ma vogliamo parlare della tessera? No! Ah sei una di quelle che non ha passione sportive?Il conto grazie!
lui è uno di quelli che è talmente abituato a parlare del tempo che quando gli parli di una scarpetta che hai visto a via del corso non je pare vero e pensa che sei perfetta.
lui è uno di quelli che , maledizione, a via del corso ci va davvero.
lui è uno di quelli che non ti paga da bere perché sei una donna emancipata e che i vizi se li deve pagare, ma che cazzo ti pare che hai speso 40 euro ieri sera e non sai come.
lui è uno di quelli che si fa comprare i calzini da mamma. Perché lei sa meglio di me cosa piace al mio piede, e come lo sa lei… e quando lo prendi per il culo per la battuta ci rimane male della serie “non dire nulla contro mia madre”.
lui è uno di quelli che si sveglia a va a correre, sentendosi magari gli Oasis e ti prende in giro perché parlandone denigri gli oasis. Che per carità, cerchi di spiegargli, però esiste altro. E lui dice no, per me gli oasis sono perfetti. E tu senti in difetto, perché, ognuno ha le sue, però le tue non vanno bene. Gli oasis cazzo, vorresti dire, ma non lo dici. Oltre al fatto che sei andato a correre quando io ancora dovevo mettermi gli occhiali da sole, hai anche ascoltato gli oasis, ed è paradossale sentirsi in difetto per questo.
lui è uno di quelli ce dice che gli 883 fanno cacare. Ma quanto ti prendi sul serio? Gli chiedi. E lui risponde cose tipo: ma no, io faccio il falegname. E tu gli dici: appunto, quanto è bello segare con tieni il tempo? E lui non capisce. Quindi sorseggi un altro po’ e poi inizia a parlare, che so, del nuovo film di sorrentino, che lui non ha visto. Altro momento di silenzio. Ma va bene così. te sei perso poco. Ah ma sei una di quelle snob che snobbano i film italiani (che già come domanda ne porrebbe altre) e tu gli dici : no, che bevi? E lui dice, niente. Il conto.
lui è uno di quelli che fa le scuregge al bagno perché giustamente si vergogna di farle davanti a te, ma poi tornando al tavolo ti dice di averle fatte, il che ti farebbe pensare ad una persona sincera. Invece è solo un cojone che scureggia. Il che rende te una che fa scureggiare gli uomini. Ognuno ha le sue.
lui è uno di quelli che pure se uscite insieme ti dice cose “non voglio una storia seria” che tu non hai chiesto. E quando, al contrario di tutte le altre donne gli dici “ma che ego hai?” lui ti risponde “non fare la stronza” ti verrebbe da strappargli i capezzoli con delle pinzette. Ma poi la cosa gli piacerebbe e gli dici “sei malato” e lui ti guarda con gli occhi trasognanti e dice cose tipo “si piccola, chiamami malato”. E quando gli dici “te credo che non vuoi una storia seria” ti dice “non ferire i miei sentimenti, ti prego”.
lui è uno di quelli che ti invita a casa a bere whisky alle 6 del mattino e poi regge meno di te.
lui è uno di quelli che pensa che down ton abbey sia la serie migliore del mondo. Gli vorresti dire che è frocio, ma sei educata e dici solo “ah” e lui ti parla di Romeo e giulietta non si sa perché. perché è frocio.
lui è uno di quelli che beve vodka dicendo che il gin è da frocio.
lui è uno di quelli che si fa le canne perché non le so girare ma me le girano e quindi che devi fare.
lui è uno di quelli che si sveglia la mattina e mangia cereali. Le fibbre sono importanti. Soprattutto con due b. e quando gli chiedi se è stitico e si indispettisce. Allora perché lo hai detto? Ti verrebbe da chiedere, ma sei una signora e non lo dici, perché sei stata fin troppo volgare.
lui è uno di quelli che ascolti per inerzia, uno di quelli con cui bevi una birra, anche due, anche tre. Ma solo per compagnia, perché le tua amiche scopano e tu pensi di doverlo fare anche te. Ma ti annoi. Sei noioso, gli dici scherzando, mascherando la tua pigrizia emotiva, e lui dice cose tipo “come sei spassosa”.
lui è uno di quelli che se domani ti sveglia nel letto con lui e inizi a scalciare come sandra mondaini, che dio l’abbia in gloria, cercando di fargli capire che non lo vuoi lì.
Lui è uno di quelli che non è lui. E questa cosa la odi, perché pensi che nella
vita ci siano poche cose sacre. Una di quelle è innamorarsi, con passione, con
trasporto, con tutta te stessa.
lui è uno di quelli di cui manco se fa il taglia bosco e beve whisky e maneggia motoseghe ti innamorerai mai.
lui è uno di quelli che ti dice “sono stato innamorato” ma lei poi è andata a ibiza con le amiche ed è sparita.
lui è uno di quelli di cui non vale la pena fargli sentire il puzzo delle tue lenzuola, l’odore inospitale della tua stanza, per quanto sia facile, per quanto sia potenzialmente divertente.
lui è uno di quelli che ti chiede che cosa significano le foto al muro. O perché hai la bandiera dell’irlanda. O perché hai “tutti quei libri?ma li hai letti tutti?” “no ce li ho perché ci faccio un gioco di società con le mie amiche il sabato sera (ridendo)!” e lui “ah che fico, un giorno me lo insegnerai..!”
lui è uno di quelli a cui tireresti i pomodori se fossimo nel 700 durante una rappresentazione teatrale.
lui è uno di quelli a cui dici "oh grazie mi hai ispirato un articolo" e lui si sente fiko. perdonami, ti ho fatto sfigurare, la colpa è mia. tutta colpa mia. sono emotivamente insensibile, ma tu ci hai messo del tuo.
lui è uno di quelli di cui manco se fa il taglia bosco e beve whisky e maneggia motoseghe ti innamorerai mai.
lui è uno di quelli che ti dice “sono stato innamorato” ma lei poi è andata a ibiza con le amiche ed è sparita.
lui è uno di quelli di cui non vale la pena fargli sentire il puzzo delle tue lenzuola, l’odore inospitale della tua stanza, per quanto sia facile, per quanto sia potenzialmente divertente.
lui è uno di quelli che ti chiede che cosa significano le foto al muro. O perché hai la bandiera dell’irlanda. O perché hai “tutti quei libri?ma li hai letti tutti?” “no ce li ho perché ci faccio un gioco di società con le mie amiche il sabato sera (ridendo)!” e lui “ah che fico, un giorno me lo insegnerai..!”
lui è uno di quelli a cui tireresti i pomodori se fossimo nel 700 durante una rappresentazione teatrale.
lui è uno di quelli a cui dici "oh grazie mi hai ispirato un articolo" e lui si sente fiko. perdonami, ti ho fatto sfigurare, la colpa è mia. tutta colpa mia. sono emotivamente insensibile, ma tu ci hai messo del tuo.