Te ne stai di nuovo a farti infastidire dalla mosca che gira
per la stanza, ringraziandola quasi perché almeno ti distrae. Poi quando ti si
appoggia sulla coscia ti fai più male del possibile provando ad ucciderla,
perché anche se sai che non riuscirai mai a prenderla, sai in fondo di meritarti
quello schiaffo quando colpisci forte. Ma poi ti svegli, e allora ricominci con
la valeriana. Il farmacista ha detto che per le crisi d’ansia ne devi prendere
40 gocce. Allora pensi che ne devi usare almeno 70 e quindi ne usi 100. Perché non
hai bisogno di calmarti ma di dormire senza esserne consapevole. Poi, senza
motivo apparente pensi a quella canzone di Gianni Morandi che dice “ritornerò
in ginocchio da te” e quindi ne prendi altre 50. Ti dici che la tua vita deve ricominciare,
provi a convincertene e alla fine ti giustifichi dicendoti che sei sbagliata. E
quindi ti viene voglia di prenderne altre. Poi pensi che l’oppio sarebbe
meglio. Poi pensi che se chiami il tuo
spacciatore e gli chiedi “se potemo becca?” lui ti dice “si mio figlio sta
bene, è all’elementari” e prima ancora che gli spieghi chi sei e la tua
situazione ti verrebbe solo da rispondere “mi fa piacere. Ricordagli, in futuro, che quando era nato io
ero in ospedale per te. E non per lui. Per te. Ipocrita, hai deciso di cambiare
vita nel momento sbagliato. Bastardo.”.
e quindi ritorni all’insonnia, ritorni al non volerci pensare. Quella mosca ti tiene quasi compagnia. Non vuoi più ucciderla. Forse ci parli. Anzi ci parli. Gli dici che le sue zampette non devono abbandonarti mai. Non vuoi più aprire la finestra e la porta, per non farla uscire. Corri in bagno chiudendo di fretta la porta dietro di te sperando che non scappi.
ti domandi cosa farai il giorno dopo. Ti dici che sarà una giornata piena, che hai delle cose da fare. Che nulla potrà distrarti, sei forte. Sei forte. Però , di base, ricominci tutto da capo.
augurerei questa sensazione giusto a chi non la potrebbe accusare.
ricominciano le insonnie, il “dormi due ore a notte, ma tanto sono giovane e lo posso sopportare”. Ricominciano le crisi d’ansia della serie “non respiro, prendetemi l’epinefrina nella borsa che sto male, ho una crisi allergica. Fatemi il massaggio cardiaco”. Mi piacerebbe dire che non ci sono passata. Di nuovo.
questa caduta libera non ne vede la fine. Bevitelo un vodka madonna. Bevine due. Bevine tre. Divertiti. Poi c’era quello che ha detto che voleva dormire con te. Gli hai detto no. Non sei lui. Bevitene quattro. Poi portatemi a casa. Domani avrò così tanto tempo da sprecare a dover giustificare la mia sbronza che non ci penserò. Starò ad imbottirmi di aspirina nel letto guardando una serie tv finché non arriverà la telefonata dal lavoro che ti dice di correre lì per sostituire un’emergenza. E tu gli dici di si, perché sono le emergenze che ti salvano. Non ci pensi. Fai più mance quando sei un po’ stressata e rispondi a tutti con la faccia da cazzo. I turisti si commuovono e pensano “che lavoro di merda che fa questa, magari du spicci je li lascio”- dopo il lavoro torni a casa e ricomincia la routine: serie tv, valeriana, mosca. In generale: passare il tempo per non pensare di aver fatto una cazzata.
la tua amica ti dice “ ti presento uno”. E tu ci vai. E pensi sia un coglione. Un vero coglione. conosce i neri per caso, E li snobba.
e quindi ritorni all’insonnia, ritorni al non volerci pensare. Quella mosca ti tiene quasi compagnia. Non vuoi più ucciderla. Forse ci parli. Anzi ci parli. Gli dici che le sue zampette non devono abbandonarti mai. Non vuoi più aprire la finestra e la porta, per non farla uscire. Corri in bagno chiudendo di fretta la porta dietro di te sperando che non scappi.
ti domandi cosa farai il giorno dopo. Ti dici che sarà una giornata piena, che hai delle cose da fare. Che nulla potrà distrarti, sei forte. Sei forte. Però , di base, ricominci tutto da capo.
augurerei questa sensazione giusto a chi non la potrebbe accusare.
ricominciano le insonnie, il “dormi due ore a notte, ma tanto sono giovane e lo posso sopportare”. Ricominciano le crisi d’ansia della serie “non respiro, prendetemi l’epinefrina nella borsa che sto male, ho una crisi allergica. Fatemi il massaggio cardiaco”. Mi piacerebbe dire che non ci sono passata. Di nuovo.
questa caduta libera non ne vede la fine. Bevitelo un vodka madonna. Bevine due. Bevine tre. Divertiti. Poi c’era quello che ha detto che voleva dormire con te. Gli hai detto no. Non sei lui. Bevitene quattro. Poi portatemi a casa. Domani avrò così tanto tempo da sprecare a dover giustificare la mia sbronza che non ci penserò. Starò ad imbottirmi di aspirina nel letto guardando una serie tv finché non arriverà la telefonata dal lavoro che ti dice di correre lì per sostituire un’emergenza. E tu gli dici di si, perché sono le emergenze che ti salvano. Non ci pensi. Fai più mance quando sei un po’ stressata e rispondi a tutti con la faccia da cazzo. I turisti si commuovono e pensano “che lavoro di merda che fa questa, magari du spicci je li lascio”- dopo il lavoro torni a casa e ricomincia la routine: serie tv, valeriana, mosca. In generale: passare il tempo per non pensare di aver fatto una cazzata.
la tua amica ti dice “ ti presento uno”. E tu ci vai. E pensi sia un coglione. Un vero coglione. conosce i neri per caso, E li snobba.
“Grande gruppo”,
provi a dirgli, e lui risponde solo con un
“ e allora i cugini di campagna?”. E
tu gli dici
“in che cazzo di anno sei nato?” e lui, pensando di aver sfornato
il grande gruppo del passato, dice
“ho la tua età, però sono fiki” e dice Fiki
con la kappa. E tu pensi che non va bene. E ti senti superficiale. Quindi dici
“a
me piacevano i back street boys”. Ma lui non ride. A quel punto fai finta di
andare in bagno e scappi. Fuggi dal posto. Perché non è lui. E mentre corri verso
una birra meno impegnativa pensi che i cugini di campagna erano veramente dei
coglioni.
senti una canzone da dentro un pub davanti al quale passi distrattamente, e ti ricorda lui. E dici a te stessa di essere una codarda. Poi pensi a lui e il pensiero non ti abbandona. bevine cinque.
di nuovo insonnia, di nuovo ansia, di nuovo nuove persone interessanti quanto la merda spiaccicata davanti ad un chiesa in cui si svolge un funerale. Anzi mentre lo dico la merda davanti ad un funerale è più ironica, più divertente. Ecco, non è così. non sono divertita, non son interessata. Sono infastidita. Profondamente. Ricominciano anche le domande scomode. Ma come stai? Una merda, ma comunque perché dovrei parlartene? Sono talmente tanto fuori di testa che inizio a preferire Keith Richards a Brian Jones, anche e continuo a pensare che se ci fosse stato un altro cantante la gonorrea non si sarebbe oceanicamente espansa fino ad arrivarci. Che poi la gonorrea è solo un malattia di lusso. “hai la gonorrea? Ah allora scopi bene!” ho sentito dire questa frase a persone che comunque stimo nella mia stessa posizione. Francamente preferisco avere una rapporto quasi amoroso col mio farmacista piuttosto che carpire dalle malattie veneree di uno che vita sessuale svolge. (e tanto per dire, se uno ha l’hpv, non vuol dire che ha una vita sessuale intensa ma solo che si è scopato cagne).
preferisco giocare a Tomb raider piuttosto che pensarti, perché almeno combatto e uccido, cosa che se facessi nella reale staremmo ancora insieme.
insonne triste e senza scopo penso a te. Gesù cristo ieri è morto. Ieri. Non mi aspetto una resurrezione così precoce, forse neanche la voglio per pasqua. Ma vivo per questo. Ed è assurdo, ma ora devo fare di tutto per levarmi dalla testa Gianni Morandi.
senti una canzone da dentro un pub davanti al quale passi distrattamente, e ti ricorda lui. E dici a te stessa di essere una codarda. Poi pensi a lui e il pensiero non ti abbandona. bevine cinque.
di nuovo insonnia, di nuovo ansia, di nuovo nuove persone interessanti quanto la merda spiaccicata davanti ad un chiesa in cui si svolge un funerale. Anzi mentre lo dico la merda davanti ad un funerale è più ironica, più divertente. Ecco, non è così. non sono divertita, non son interessata. Sono infastidita. Profondamente. Ricominciano anche le domande scomode. Ma come stai? Una merda, ma comunque perché dovrei parlartene? Sono talmente tanto fuori di testa che inizio a preferire Keith Richards a Brian Jones, anche e continuo a pensare che se ci fosse stato un altro cantante la gonorrea non si sarebbe oceanicamente espansa fino ad arrivarci. Che poi la gonorrea è solo un malattia di lusso. “hai la gonorrea? Ah allora scopi bene!” ho sentito dire questa frase a persone che comunque stimo nella mia stessa posizione. Francamente preferisco avere una rapporto quasi amoroso col mio farmacista piuttosto che carpire dalle malattie veneree di uno che vita sessuale svolge. (e tanto per dire, se uno ha l’hpv, non vuol dire che ha una vita sessuale intensa ma solo che si è scopato cagne).
preferisco giocare a Tomb raider piuttosto che pensarti, perché almeno combatto e uccido, cosa che se facessi nella reale staremmo ancora insieme.
insonne triste e senza scopo penso a te. Gesù cristo ieri è morto. Ieri. Non mi aspetto una resurrezione così precoce, forse neanche la voglio per pasqua. Ma vivo per questo. Ed è assurdo, ma ora devo fare di tutto per levarmi dalla testa Gianni Morandi.