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venerdì 28 ottobre 2011

mANI aVANTI

tempo fa davanti ad un bichiere di vino ci è stato chiesto il perchè scrivessimo di personaggi morti o di personaggi in generale. riflettendoci abbiamo decretato che in fondo non lo sappiamo manco noi. o forse ne abbiamo una lontana idea. perchè ci piace mettere le mani avanti. perchè se un giorno Dio, Zeus, Batman, budda o Elvis farà in modo di farci uscire del talento e di usare questo talento per fare qualcosa come, che so, scrivere un libro o incidere un disco, o farci diventare come John Dillinger o meglio ancora come Francesco Malcom (se non sapete chi sia andate a cercarvelo, ma evitate di farlo davanti a dei minori) insomma per riassumere se Dio ci permetterà di diventare famosi, o meglio, di poter fare quello che ci piace fare allora noi vogliamo essere come questi personaggi da noi descritti. non per forza brutti gobbi come Jack o noiosi come Il Manzo, però vorremo avere una particolarità tipo "ah si quello gobbo" o anche "a che du cojoni sto renzo e che cacacazzi sta lucia" qualcosa per cui la gente ci ricordi. lasciare quel fottutissimo palmo sul cemento. ora non abbiamo abbastanza ambizione per puntare il faretto così in alto. sappiamo per certo che non potremmo mai valere manco l'unghia incarnita di uno dei due (pessimismo cosmico?) ma la realtà è che basterebbe solo una persona che scriva di noi. solo una. noi abbiamo dato voce a questo intimo desiderio immedesimandoci troppo nei desideri,ipotetici, di loro due. e cmq siamo persone che non essendo laureate nè competenti, non avendo pretese di alcun tipo, hanno scritto di uomini vissuti più di 100 anni fa. e secondo noi gli fa piacere.

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