C'era una volta un'intera generazione che carcava un lavoro, tutti vivevano felici e speranzosi in attesa di un futuro migliore, bello, pieno di soldi etc etc. Un giorno però il cielo si annuvolò e dalle nuvole uscì qualcuno che si credeva Dio e disse "non c'è più lavoro" lanciando palle infuocate sulla povera generazione sgomenta. Le case bruciarono, le persone scapparono inciampando e ci fu un fuggi fuggi verso altri lidi dove il sole ancora splendeva.
"che cazzo stai a scrive?"
"eh aspetta sto per arrivare alla morale"
Non si riuscì mai a capire chi fù il responsabile ne perchè il lavoro aveva deciso di fare fagotto e di andare via, sta di fatto che molta gente di questo villaggio-generazione dovette mangiarsi le unghie, bere malto al posto dell'acqua e , i più sfortunati, affogare nel fiume Whisky poco distante.
"eh porca troia che palle"
"ma facevi così pure con tua nonna? mo ci arrivo.."
Un giorno (non si è capito bene quando) nel villaggio arrivò IL NERO che offriva lavoro a tutti, la generazione-villaggio però sentiva puzza di bruciato perchè questo misterioso personaggio aveva la faccia cattiva. Infatti quando assumeva le persone si raccomandava sempre "non avrai un cazzo di privilegio, dovrai arrivare puntuale e se mi farai incazzare torni a farti il bagno nel Whisky" e tutti lì a dire sissignore perchè non si prende anche il culo? perchè d'altronde era molto tempo che stavano tutti senza lavoro.
"non potresti evitare di parlare come come Esodo?"
"era esopo coglione, che cazzo di coscienza sei?"
Nell'arco di poco tempo il Nero divenne ricco, aveva quell'aria di chi fuma il sigaro anche quando non fuma il sigaro, non so se ci siamo capiti. mentre il Nero si arricchiva la generazione del villaggio era sempre più stanca,fisicamente e moralmente. C'era chi si lamentava la sera alla taverna si diceva che prima pur non avendo lavoro si sperava, si credeva che un giorno ci si sarebbe trasferiti nel villaggio affianco, il villaggio terza età dove, con quella che si chiama pensione, comprarsi un pò di terra e fare un orto. C'erano anche quelli che credevano che il primo finto Dio era sul libro paga del Nero e che era tutto un sotterfugio per arricchirsi sulle spalle dei cittadini.
"ah quindi dici che si erano messi d'accordo?"
"eh certo, pensi che il finto Dio non si accorga di quanto lavoro dia il Nero senza privilegi? dice che si chiama Marchetta, o chiudin'occhio"
"no veramente scusami se ti ho dato l'idea di interessarmene..."
Vabbè. Fatto sta che una sera in taverna il più saggio fra gli abitanti del villaggio si alzò in piedi e disse "ma se noi domani, nessuno di noi, andasse a lavoro?" e tutti lì a pensare "ma magari ci licenziano"- "non possono licenziarci tutti" - "gli creeremmo un disagio"- "si, lavorasse da solo come uno schiavo Il nero" - "si " "ehhhh"- "fanculo" e così dicendo. insomma gli abitanti si fomentarono talmente tanto che il giorno dopo nessuno di loro andò a lavoro creando socmpiglio e paura nel Nero perchè, obbiettivamente doveva fare tutto da solo.
"senti, non sono un regazzino di due anni, puoi anche provare a spiegarti con parole tue"
"d'accordo, il punto è che se tutti quelli che lavorano in nero un giorno, un giorno in particolare, decidessere di non andare più a lavorare, ma nessuno di loro, coloro che offrono lavoro in nero dovrebbero fare tutto da loro"
"o forse assumerebbero qualche altro stronzo"
"si ma lameno lo stronzo si renderebbe conto che è solo uno stronzo e alla fine protesterebbe anche lui"
"piu che altro verrebbe preso in giro come quelli che non volevano occupare"
""dai non rubare i soldi ai ciechi"
"vabbè ma alla fine che succede nella storiella?"
"ah t'è piaiuta eh?"
"vermanete è solo che mi stavi a rompe i cojoni da du ore..."
quindi sì, il nero se ne andò e anche se non del tutto, un pezzettino di cielo sereno si vedeva.
MORALE: Chi accetta lavori in Nero, o chi non li denuncia è veramente artefice di questa merda e se un giorno sentite questa merda protestare sul "o mio dio non c'è lavoro che Italia di merda" vi prego, vi scongiuro, vi supplico DATEGLI UNO SCHIAFFO
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