Domani
forse sarò un donna che mette il tailleur e che parla con gli
occhiali appoggiati sul naso e che legge solo cartacce di ufficio.
Domani forse avrò dimenticato cosa vuol dire essere giovani e
divertirsi e tornerò a casa lanciando le mie scarpe con il tacco
bramando il letto. Domani forse sarà un'altra storia. Potrei morire
domani con il fegato scoppiato e con tutte le sigarette che mi fumo
una tegola potrebbe uccidermi cadendo da un terzo piano, così che i
mie amici potranno dire “io conoscevo una che fumava tanto, ma non
è morta di tumore”. E avrebbero ragione. Domani forse diventerò
una fanatica di aerobica e tonificherò i miei glutei e conterò le
calorie di ogni singola birra che mi berrò, sempre se le berrò
ancora. Domani forse avrò un compagno che tratterò male e che
obbligherò a massaggiarmi i piedi, o molto più probabilmente
saranno i ratti della soffitta che mi mangeranno partendo dai piedi
dopo essere morta da due settimane , sola senza che nessuno se ne sia
accorto. Domani forse sposerò l'umo che amo, e che mi rende felice,
e ballerò con lui al nostro 75esimo anniversario di nozze. O forse
andrò a rovinare il suo matrimonio con una modella facendo una
scenata che desidero fare da tanto tempo.
Oggi
però mi sono svegliata con una canzone in testa, con quel riffetto
di merda che non mi abbandona e mi da la carica. Oggi è importante.
Totalmente. Quanto poco consideriamo oggi. La mia coinquilina mi ha
svegliato ballando e cantando la canzone iniziale del re leone,
quella che sembra dire “azzofregna” e secondo me lo dice. Ed era
bellissima. Oggi mi sono svegliata e ho deciso che scriverò, oggi e
nella mia vita. Come tutti gli sfigati aspiranti scrittori ho un ego
sovraumano contrastato da un'insicurezza paralizzante. Ma oggi me la
vivo così. Oggi piove e me ne sto a casa. Oggi ti guardo e sorrido
perché c'è poco da non amare in te. E quel poco mi fa rimanere
attaccata a te.perché l'imperfezione è una qualità sottovalutata
Ballo in camera quel riffetto, gioco al mimo con il carcerato davanti
casa. Leggo un libro. Magari non poesie, oggi non le capirei. Tutti
dicono che quando passa la gioia non te ne accorgi, sai che c'è
stata solo quando va via. Quante cazzate hanno scritto i poeti,
quante nullità, quanto poco sapevano vivere le situazioni positive.
Ci si deve sempre pensare e dire, cazzo oggi si, è un giorno di
quelli. Adesso ditemi che siete depressi, vi prendo a sberle, vi
ammazzo la negatività perché non avete occhi per vedere e non
sapete neanche essere veramente infelici. Bevete whisky e brindate a
qualsiasi cosa. E tanto per citare un grande film del 900,
probabilmente l'ultimo dico “brindo al valore di ogni singolo
giorno” e metto su aereodinamic dei daft punk per continuare a
ballare nella camera a piedi scalzi, perché se domani avrò la
febbre andrà bene uguale, perchè tanto tornerò ad essere una
cacacazzi negativa, ma oggi no, non ancora.
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