Probabilmente abbiamo dato un'impressione sbagliata di noi. Abbiamo schernito grandi come dante petrarca manzoni o leopardi, abbiamo messo in mezzo artù e pure vasco rossi. nel 2011 ormai già finito dentro di noi si è sviluppato un'alter ego, che noi poco felicemente abbiamo chiamato Fuckyoulove. questo caro amico è frutto dei nostri passati psicotici. il sospetto ce lo avevate già, siamo dei pazienti perfetti per gli psicologi, perchè oltre a convivere con quest'altra parte di noi, col tempo abbiamo iniziato anche ad assecondarlo un pò troppo, a ridere con lui, a seguirlo. fuckyoulove è incosciente, fa cazzate e il giorno dopo si assopisce e fa finta di non esserci mai stato. si nasconde il biricchino per poi uscire grazie all'aiuto di sostanze più o meno legali. come abbiamo provato a spiegare in "gino&pino", con l'avvento dello stilare la lista dei buoni propositi quindi, aiutati da Fuckyoulov, abbiamo deciso di stilare anche quello dei cattivi propositi. d'altronde non c'è bisogno di Alexandre Dumas per capire che solo chi tocca l'apice della sua essenza "concava", ovvero il peggio del peggio di se puoi meglio percepirsi. fanculo quindi agli psicologi che tanto si vantano di conoscere la psiche, voglio vederli cantare a squarciagola tiziano ferro in macchina, voglio vederli spogliarsi davanti a degli sconosciuti e pagare fior di quattrini solo per imbarcarsi un week end ad un casinò. la moderazione è solo e semplicemente il figlio delle generazioni precedenti, che guardando al passato dicono "si, ci siamo divertiti, ma adesso basta". noi moderati non siamo mai stati, nè tantomeno facili e comprensibili. gli avvocati definirebbero le nostre carte di nascita controversie. non siamo neanche stronzi nè saccenti come potrebbe sembrare, abbiamo deciso di abbandonarci anche al diavoletto sulla spalla. l'alngelo ormai era logoro e si era stancato di doverci sempre far prendere la retta via. in poche parole, la disillusione non ci appartiene, siamo ancora dei grandissimi sognatori, dei romantici con la rosa fra i denti, è solo che al contempo abbiamo anche deciso di non fare sempre la scelta giusta, quella che il buonsenso direbbe di fare, quella che la generazione avanti a noi e quella ancora prima annuirebbe ascoltandola. abbiamo deciso di prenderci poco sul serio, di dare da mangiare a quella bestia che scalcia nello stomaco e di fare due cazzate. ci sentiamo vivi e anche se a volte ci rammarichiamo di questa improvvisa giovinezza ci sentiamo anche con il culo parato da una parte, perchè ognuno delle persone che nella storia hanno nutrito i nostri cervelli non ha mai scacciato la belva, in questo caso fuckyoulove. i buoni proprositi del prossimo anno sono i cattivi, i cattivi propositi sono i buoni. invertiamolo questo processo, l'altra faccia della medaglia non è mai così male quando te la spiegano. l'aspettare e sperare diventerà agire e cambiare. senza nessuno riferimento al fascismo. come dissero gli Zen Circus "nonchiamarci proletari, e no che non ce n'è bisogno, piuttosto siamo velleitari, gente come te".
e cmq buon anno, fuckyoulove sia con voi. andate in pace, AMEN
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martedì 27 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
GREATEST HITS
I 10 MOMENTI Più BELLI DELLA NOSTRA VITA
#10 quando nostro padre ha detto a noi e a nostra sorella “fate sempre quello che cazzo vi pare, ma non uccidete mai nessuno” : era un grigio giorno di novembre, ci aveva portato ad un concerto dove lui suonava e come al solito noi ci eravamo addormentati sul divano degli spogliatoi. Avevamo sui 9-10 anni, lui era uno splendido quarantenne, sempre circondato da donne e spesso ubriaco, non perché fosse assente o ubriacone, diciamo che era ancora molto giovane, e sapeva come divertirsi. Ci venne a svegliare come se fosse arrivata una notizia per cui valesse la pena, invece ci guardò e disse quella frase. La nostra reazione fu quella di abbracciarlo e lui pianse. Noi e nostra sorella ci rimettemmo a dormire, però abbracciate, come se portavamo fra le braccia il senso della vita e non volevamo lasciarlo scappare. “no other way” Paolo Nutini http://youtu.be/RGta4WpMjR4
#9 quando abbiamo trovato un cane legato ad un portone col fil di ferro, l’abbiamo fatto rinascere ed è diventato il nostro Argo e noi il suo Ulisse, ed è ancora così. Com’eravamo tristi quel giorno, eravamo stati bocciati ad un esame di calcolo combinatorio, per la terza volta fra l’altro. Camminavamo sconsolati per le strade di Monteverde e fu primo amore. Il padrone in realtà lo aveva abbandonato sotto casa. Bello lui se ne stava lì senza chiedere niente a nessuno, solo fissando il portone con gli occhi quasi di fuori e la lingua bianca. Si stava strangolando perché il padrone lo aveva legato troppo forte dimenticandoselo fuori casa. Il barista a fianco ci disse che stava lì da tutta la notte e tutta la mattina. Nonostante il 10° greatest hits citofonai al padrone e lo minaccia di morte. Dopo vari battibecchi portai via il cane, e il padrone non mi fermò. Argo ancora ci è grato. “sfiorivano le viole” Rino Gaetano http://youtu.be/ttzlWPobgd4
#8 quando abbiamo sognato di fare sesso con Batman : di questo c’è poco da dire, qualsiasi frase aggiuntiva risulterebbe troppo volgare. “digitalism” Pogo http://youtu.be/uw4J0Go_4rg
# 7 quando la nostra maestra alle elementari visto che balbettavamo ci ha detto “forse dovreste scrivere tutto quello che pensate” . ah : ogni volta che scriviamo puttanate simil questa, ogni volta che ci viene in mente un pensiero sconcio che sarebbe troppo sconcio a dirlo, ogni volta che per nasconderci dal romanticismo scriviamo cose tenere ECCOLA la giustificazione. Siamo coperti, ci hanno detto di farlo, non è stata colpa nostra. Non hanno voluto mandarci da un logopedista, no, hanno aumentato la nostra passione. Che grande maestra, che grande donna. Chissà forse ora, nel caso in cui ci dovesse leggere, penserebbe che avrebbe potuto fare diiiipppiùùùùù pepppeppeeeer llla nnonooonosssttra babababalbububububuzizizizie. “tokyo” The Wombats http://youtu.be/DRhUIJextp8
# 6 quando abbiamo letto per la prima volta il Conte di Montecristo ad alta voce con la nostra amica Marzia. Fu l’ultimo momento, l’ultimo periodo in cui ci concedemmo la debolezza di essere tenere e romantiche e piagnone. Eravamo in vacanza, avevamo speso soldi per arrivare in puglia, per dormire nel campeggio, per fare la spesa, in realtà non facemmo altro che leggere per 4 giorni. Non andammo neanche al mare, non bevemmo, quando una di noi doveva andare al bagno l’altra rosicava. Bello, fu molto bello. “playing love” Ennio Morricone http://youtu.be/mIhqjRWZ77Y (ma quanto siamo smielosi oggi?)
# 5 quando abbiamo realizzato che nella nostra vita non potremmo mai essere soli anche solo pensando alle nostre amicizie. Niente da dire. È difficile scegliere un ricordo in particolare, forse una canzone. Una di quelle che canti appena uscita dalla doccia, spannando lo specchio con la mano, con l’asciugamano fra i capelli e la spazzola come microfono, ancheggiando, sorridendo, felicizzando, si cazzo, oggi è un bel giorno. “my first, my last, my everything” Barry White http://youtu.be/tB54XUhA9_w
# 4 quando mio nonno ci ha detto “sono orgoglioso di voi”, dopo avergli detto che il nostro futuro era incognito, che eravamo confusi, che non sapevamo ancora nulla della vita e che eravamo inesperti, che avevamo dei vizi e che pensavamo di non riuscire a raccapezzarci. Era un socialista che bruciò la tessera dopo il partito dopo Craxi, era un sindaco, un grande uomo. Un abruzzese. “Aria della regina della notte” W.A. Mozart http://youtu.be/47T3easIDDA
#3 quando dopo un viaggio alla scoperta di noi stessi dall’altra parte del mare (così dicemmo alla nostra famiglia in realtà eravamo andati a fare gli zozzoni in giro per l’europa con du spicci in tasca) tornai a casa e mia madre mi aprì la porta con un piatto di spaghetti alla carbonara in mano dicendo “c’è tanta pancetta, come piace a te”. mai amore fu più vivido di quel momento, mai amato così tanto una persona. “if you wanna be happy for the rest of your life” The Skatalites http://youtu.be/DAciyg8SyrE
# 2 quando il nostro fratellino mi ha detto “posso chiamarti GiòGiò?” avevamo 23 anni e lui ne aveva 3. Bello! “magic moments” Perry Como http://youtu.be/YjdgPm5Dlro
# 1 quando l’amore della mia vita mi ha guardato e mi ha detto “mi sento travolto dalle emozioni come Mufasa dagli Gnu” . per quanto possa durare quell’amore, per quanto possa andare bene o male, niente mi farà dimenticare la furente passione che mi provocò quella frase. Non ne fanno più di uomini così. “asantesanacocobanana” Rafiki http://youtu.be/YgUaXHH7ONk
QUANTO SIETE STUPITI OGGI CHE CI SIAMO DATI AL ROMANTICISMO? NO NO ACCIDENTI, NON SI CHIAMA ROMANTICISMO, SI CHIAMA SOLO STILARE LISTE. CI SIAMO CONCESSI QUESTO ENNESIMO VIZIO DI ESSERE Più BUONI A NATALE. AH, non vi preoccupate a gennaio ci rodrà così tanto il culo che torneremo in noi scrivendo del perché babbo natale non può esistere.
martedì 20 dicembre 2011
Re Artù: tecniche di Rimorchio #1
chi di voi ci conosce in questo momento starà strizzando il sopracciglio, aggrottando la fronte e forse addirittura ridendo pensando che proprio noi possiamo dare l'esempio in questo mondo su questo argomento. in effetti questo non vuole essere un post che ci ricorda tanto topgirl o sexandthemerdacity(grande stima) ma un semplice studio antropologico preso con moltissima ironia e poco sul serio. se c'è una cosa in cui siamo stati sempre bravissimi noi di fuck you love è sempre stato quello di invaghirci tanto facilmente delle persone dell'altro sesso come si invaghisce un cane con la carne: FEROCEMENTE e con un nonnulla. ma questo, direte voi non vuol dire niente, perhè in effetti ti possono piacere anche 4000 ragazzi o ragazze ma difficilmente farai tue o tuoi tutti e 4000, se è così che cazzo elggete a fa? alcuni di questi 4000 non li avrai mai, e bene mettilo subito int esta perchè qua siamo realisti, anche se è ovvio che puoi fantasticare su di loro sia eroticamente che romanticamente. di questi 4000 alcuni mai perchè non sanno che esisti, alcuni mai perchè non gli piaci altri invece (a volte due a volte 50) ci si può lavorare. ora, è anche ovvio che secondo la nostra carriera amorosa saremmo molto più bravi a spiegarvi come si cambia una ruota, ma questa sarebbe discriminazione. perchè i goffi non possono rimorchiare? e come disse Shakespeare nella bocca di shylock : "non sanguiniamo anche noi? non amiamo anche noi? non proviamo passioni?". si parta dal principio allora. Re Artù da grande re qual'era , se pur immaginario, levò il trono dalla sua sala reale e ci fece mettere un grande tavolo rotondo a dimostrazione dell'ugualianza fra tutti gli uomini. non c'erano uomini migliori o peggiori per lui, ognuno poteva fare errori o diventare eroe. questa è la storia del famoso detto "gli uomini sono tutti uguali". sebbene come tutte le storie siano state travisate col tempo (lo stupro di cappuccetto rosso era consensuale in realtà), e sebben oggi le donne contemporanee cerchino di usare questo detto solo ed esclusivamente per denigrare gli uomini, Re Artù aveva e dava un senso più alto. come è finito lui? proprio quello per cui cambiò le regole Lancillotto, gli rubò la donna e divenne eroe, e lui morì vechcio e solo pensando a quei due e grattandosi le corna. questo era solo una breve introduzione per farvi capire che usare detti come "le donne sono tutte mignotte" o gli "uominis ono tutti stronzi" è una cazzata, e non c'è niente che vi farà diventare come gli altri che usare queste due frasi. cmq anche se cpaisco il senso benefico che voleva infondere Artù o semola, chiamatelo come vi pare, gli uomini non solo non sono tutti uguali, ma ci sono e ci saranno sempre uomini migliori e peggiori. questo discorso vale per tutte le categorie sessuali. che tu sia steve mcqueen o winona rider, ricorda che ci sarà sempre qualcuno che potrebbe rivelarsi migliore di te, almeno in qualcosa. contrariamente a chi non è nè bello nè particolarmente particolare devo dire che sè c'è di meglio c'è anche di peggio. se ognuno di noi prendesse ad esempio tutte le persona di cui si sono invaghite e tracciasse una linea a metà proprio sulla persona più standard(caratterialmente e fisicamente) ci sarà sempre qualcuno sopra e qualcuno sotto, ma questo non vuol dire che quello che sta sotto era meno desiderato. capito che cosa intendo? se siete brutti o antipatici o proprio stronzi, prima o poi verrete cmq desiderati da qualcuno. è la legge! ma stiamo uscendo dal guard rail. immaginatevi di sedere ad un tavolo. 5 uomini e 5 donne, presumibilmente tutti eterosessuali e single. come fece notare JOhn Nash nel film ,e nella vita, "A beautiful mind" se c'è un uomo che supera tutti gli altri in bellezza e fascino, tutte e 5 le donne si butteranno su di lui, così come gli uomini faranno con la donna più bella. primo errore. no no no, mai puntare tanto alto, capisco l'instinto ma così finisce che loro due si accoppiano a vicenda e le altre 4 coppie non fanno niente perchè o stanno a rosica oppure sanno rispettivamente di essere stati la seconda o peggio la terza ecc scelta, e non tanto per gli uomini, ma alle donne non piace. visto che probabilmente se vi fermerete a pensare e a osservare troverete sicuramente un'altra persona dei 5 che vi paice, allora concentratevi e fissategli le labbra. ahahahaha. no noi non siamo capaci di fare lo sguardo piacione o si fumare sensualmente o di fartelocapirechecisto no no, proprio no. però funziona spesso, fissare le labbra. questo ve lo avfrebbe detto anche topgirl ma non ci sarebbe stato così tanto gusto. siamo bravi ad intrattenere, ma non a rimorchiare, mi dispiace. papapero, ci sietecascati.
Mezze Misure
correva l'anno non so, ma di sicuro eravamo alle medie, quando il lecca lecca non era ancora volgare, in voga c'era ancora la parola ovolollo ed "Aisha" era un gran pezzo. proprio allora capimmo che le mezze misure non ci sarebbero mai state addosso e il momento esatto fu quanto Valerio ci passò un bigliettino da sotto il tavolo, carezzandoci viscidamente la mano con su scritto "vuoi essere la mia ragazza? si o no?". fu subito indubbio la nostra risposta. non esisteva il non so, perchè lui era un puttaniere e noi eravamo tanto innamorate, quindi la risposta fu sibuto "no"...il punto è che inconfodibilmente capimmo che alla fine il gioco non valeva la candela, che quel famoso grigio non potevamo accettarlo, che la vita era o bianca o nera e che se qualcuno ti fa una domanda diretta a cui si può rispondere solo si o no, come si fa poi a spiegare perchè non si può aggiungere una terza casella con su scritto "BO?". crescendo ci siamo resi conto che infatti non si prende nessuna decisione con il bo o con le sfumature, infatti molto spesso abbiamo fatto delle enormi cazzate, ma pensateci bene: Gandalf raggiunse il suo più grande potere come stregone non quando era Gandalf il Grigio ma quando poi divenne Lostregone bianco. per meglio spiegarlo, non che noi non siamo degli eterni indecisi, anzi, visto che lo siamo da sempre e per sempre e visto che già ci raggomitoliamo su noi stessi per prendere una decisione basata su solo due possibili scelte o soluzioni, se poi ci aggiungiamo anche una terza, che per di più non è che una scelta che ste nel centro delle altre due, allora potremmo rischiare di impazzire definitivamente. pensate che so che cosa sarebbe la cultura orientale se ci fossero stati lo yin lo yang e lo spram. capito? difatti la nostra vita è esattamente così: o birra o whisky; non esiste la frase "oggi beviamo poco" nè tanto meno "mi innamoro 1po" . noi di fuck you love quando pensiamo al grigio pensiamo alla nebbia, al sistema zonale di Adams e a Londra, ma mai come una possibile sfumatura o decisione. e se in quel foglietto tanto tempo fa ci fosse stata anche la casella "bo" probabilmente oggi saremmo una di quelle che dicono sempre ...mmmm non so oppure che si ubriacano fanno cazzate e poi dicono "ero ubriaca, non ricordo. scusa amore, ho scopato il tuo migliore amico ma non vale, non è tradimento". una di quelle persone insomma che non solo non sa prendere decisioni (cosa che non ci differenzierebbe da oggi come oggi) ma che fa di tutto per non prenderle. forse sarebbe stato più bello e più semplice. quindi riassumendo : diffidate da chi si beve una chiara piccola, da chi dice nè è passata tanta di acqua sotto i ponti e da chi usa il grigio come colore di riferimento. uggiosi capricciosi e sempre con le mani fra i capelli, no no e no. ci ribbelliamo alle sfumature, ci ribbelliamo di pensare in grigio, la vita è troppo breve per passarla a pensare.
domenica 4 dicembre 2011
passa to X
ci siamo fermati nel raccontare la nostra vita solo al liceo. è abbastanza evidente che di lì ad ora non siamo poi così tanto cambiati, se non con qualche centinaia di vizi in più. se al liceo eravamo convinti di essere dei disadattati all'università ci siamo cuciti questa definizione addosso, ineluttabile verità ben lontana dalla specialità. correva l'anno accademico 2006-2007 quando ci siamo recati con il bel pulmino giallo e il panino avvolto nella carta argentata felicemente incuriositi all'università. già dalle due possibili scelte avremmo dovuto capire che la bipolarità avrebbe accompagnato la nostra vita; perchè o era lettere o era astrofisica. eravamo ancora brillanti ai tempi e pieni di speranza quindi scegliemmo astrofisica. ed eccoli lì tutti ben schierati quei meravigliosi soldatini che si credono dei geni solo perchè hanno letto la biografia di Nikola Tesla o perchè pensano di poter avere un'illuminazione geniale come quella che fece Newton quando gli cadde la famosa mela in testa. tornando indietro nel tempo saremmo dovuti andare a sussurrare nelle orecchie di ognuno di questi quattrocchi "etrom etrom etrom" per farli spaventare dal ditino. ma ahimè non lo facemmo (si può dire facemmo? ecco perchè era meglio lettere). oh. niente matita niente quaderno perchè noi siamo bravi, e perchè eravamo convinti di essere speciali eppure passarono solo 5 minuti della prima lezione (quelli in cui si spiega che libro comprare e che il prof si chiama tal-de-mali) quando smettemmo di capire di che cazzo stava parlando il prof. ed eccola là quella sensazione ricorrente. come quando siamo cascati nel pieno della piazza del nostro paese durante un funerale ed abbiamo bestemmiato, come quando abbiamo detto troia alla professoressa madrelingua di inglese e lei non capì, e noi non sapevamo dirlo in inglese. come quando un parente ti fa sempre lo stesso regalo, da 15 anni e tu non ce la fai più a sorridere mestamente. come quando a letto ti dicono "sei la seconda migliore scopata della mia vita" e tu ti offendi. come quando da piccolo hai tirato un orecchino a duna bimba e dopo aver visto tanto sangue gli hai detto "smettila che sennò mi metto a piangere". come quando l'uomo della tua vita ti dice andiamoci a prendere un caffè e tu pensando di fare la simpatica gli dici "non bevo caffè" e senza avere il tempo di spiegarti lui se ne va dispiaciuto. come quando hai detto ai tuoi genitori che avevi fatto sesso e loro ti hanno chiesto "con quanti?" ed infine come quando ti chiedono la tua musica preferita e tu dici quella dei carillion e tutti ridono, ma tu non scherzavi. ecco, non proprio degli sfigati ma giù di lì. ma la cosa migliore è che mentre tu ti convinci di essere più disadattato che speciale arriva sempre qualcuno che ti da una pacca sulla spalle e ti dice "eh già" l'unica differenza dall'inizio dell'università è che ora siamo noi a mettere la mano sulla spalle, e siamo sempre noi a convivere con quella sensazione che ormai è diventata amica. la condizione del disadattato è un mestiere, e diventiamo sempre più bravi.
sabato 3 dicembre 2011
Spieghiamolo questo titolo
Fuckyoulove ispira cinismo, repressione o addirittura rabbia. Vorrei sottolineare che il nome è uscito un pò a membro di segugio, una di quelle sere in cui si pensa di voler fare qualcosa nella vita, in questo caso voler scrivere, ma senza avere le basi nè le idee per farlo, quindi ci siamo messi a pensare che forse era arrivato il momento di buttarci su qualcosa di totalmente inutile e senza fini lucrativi. ecco, arrivati a questo punto il nostro caro compagno di sventure , vi presento il nostro amico alcool , ci ha suggerito un titolo iracondo, almeno in apparenza. sarà capitato a tutti di volere una persona che non si può avere, o di desiderare qualcuno che non sa che esisti o meglio lo sa ma proprio giammai. se state annuendo siamo lieti di dirvi "welcome to the club". arrivati ad una certa età si inizia a fregarsene tanto da arrivare ad avere più possibilità in più posti , di scordarsi che quella persona ci era piaciuta e, a volte pentirsene amaramente. potremmo addirittura dare in determinate situazioni la parvenza di romantici eccentrici, ma mi dispiace non è proprio così, piuttosto siamo accondiscendenti, assecondiamo il romanticismo altrui. questo perchè, ed attenzione che arriva la verità scomoda, il romanticismo è finito, ed un bene sia così. come tutti sapiamo il romanticismo nasce nella seconda metà del 700 o giù di lì. e sapete qual'è la cosa che più ci ha distrutto studiandolo ferocemente e anche frociamente? che il termine "romantico" deriva senza nessunissimo dubbio dalla parola ROMANZO. cazzo. ma come? tutte ste pippe mentali che ancora accusiamo tre secoli dopo per delle strutture romanziere? eh no porca puttana. e quindi eccolo là l'eroe romantico un pò incazzato che si innamora di una sola donna in tutta la vita, quello stronzo di don Rodrigo che rompe i coglioni rappresentando la figura ormai sputtanatissima dell'antieroe, la novella, il lieto fine (non sempre) e la vittoria dell'amore. infatti se si va a vedere Edmond Dantès aveva Mercedes (anche se poi tra le righe si capisce che va con haidee) , jacopo ortis innamoratissimo di Teresa, Robin hood addirittura si innamora di Lady marion come il vecchio caro amico nostro Jackie boy Leopardi aveva solo Funny. quindi perchè attaccarsi ancora a quella parola così tanto inflazionata che è romantico? è proprio perchè esiste ancora nelle coscienze collettive il romanticismo che ci abbiamo preso così tante porte in faccia (stavamo per dire inculate ma sarebbe stato travisato e il discorso sarebbe tornato inavitabilmente a Wilde, frocement romantico). "eh no , ma io voglio il romanticismo, voglio le coccole e le rose, voglio che mi apre la portiera e mi fa le serenate" . stupidità il tuo nome è donna. gli stessi fautori della lingua italiana Dante e Petrarca, capi saldi dell'amore avevano tutt'altra visione. si certo si racconta di beatrice e di laura ma nessuno ha detto che entrambe (fra l'atro morte nel giro di un paio di mesi) erano passete e anche andate nella vita dei due poeti. Dante si sposò con un'altra continuando fra l'altro a mettergli delle corna mostruose , il grande vate, e l'unico motivo per cui ci andò sotto per beatrice era perchè lei non aveva accettato le sue avance, se non con quello sguardo e quella manata data. Petrarca che era una grande uomo, laura l'aveva avuta, poi perduta ma nonstante questo scrive dei versi che un giorno ci tauteremo "luogo non trovo in cui amor non accompagni ragionando meco ed io con lui" e badate bene perchè non dice laura, ma il più generico Amore. fra questi due poeti e il romanticismo passato 550 anni. è evidente come la storia e la critica letteraria abbiano completamente travisato Dante e Petrarca. che essenzialmente avevano capito che l'amore doveva essere una cosa che andava presa con le pinze. quindi si, il romanticismo deve finire, sennò la gente continuerà a lamentarsi o avere sensi di colpa perchè non gli viene da lamentarsi ed aspettare, come raperonzolo, il principe azzurro he poi raramente arriva e pure se arriva lo idealizzi così tanto da fartelo lasciare perchè tu invece sei una comune mortale. eh no, basta illussioni, basta romanticismo, in fondo era solo un modo per far vendere più libri, un meraviglioso e sicuramente fortuito marketing plan. quindi si fuck you love!
"chi vuol esser lieto sia, del doman non c'è certezza" non vi dirò chi l'ha scritta, ma sicuramente non fu un Romantico. bene così.
"chi vuol esser lieto sia, del doman non c'è certezza" non vi dirò chi l'ha scritta, ma sicuramente non fu un Romantico. bene così.
martedì 22 novembre 2011
PerSonE e LuoGhI ComUnI
Di tanto in tanto capita al nostro tavolo un personaggio che noi chiameremo qui di seguito soggetto x (come soggetto x non intendiamo un personaggio in particolare, ma tutta una categoria). Mediamente noi abbiamo un po’ paura degli estranei, ci stanno sempre un po’ antipatici, ma non sappiamo spiegare il perché. Forse perché molta gente è antipatica, o forse, probabilmente , perché siamo antipatici noi. Comunque quando soggetto x si siede al tavolo con noi di solito lo lasciamo parlare, così per inquadrarlo, per studiarlo, per capire con chi abbiamo o avremo a che fare. Ci si potrebbe chiedere qual è il nostro metodo di giudizio, ovvero in base a cosa stabiliamo se una persona può o non può sedersi con noi. In base a cosa ci sta sul cazzo, per farla breve e papale papale . Non facciamo nessuna distinzione politica, sebbene non crediamo che un berlusconiano o leghista proverebbe a sedersi al nostro tavolo, e comunque non ci è mai successo, ma sono abbastanza sicura che lasceremo parlare anche lui. Non discriminiamo i più anziani, anzi c’è sempre da imparare, e neanche i più giovani, anche se è vero che se noi ci sediamo beviamo e se beviamo non smettiamo, quindi dipende da quanto è giovane il nostro giovane in questione . Non ci interessa neanche l’abbigliamento, né se ha una croce al collo né se è un sodomita o un ricco borghese (anche se, come il berlusconiano, dubito si abbasserebbe a simile spveco di enevgie). Le uniche due cose che notiamo e con cui il nostro giudizio prende carta e penna per poter scrivere sono : 1- cosa ordina da bere. Va da se che essendo degli ubriaconi ed essendo consapevoli di esserlo se un nuovo potenziale amico si ordina un succo di frutta o un cochino ci mette terribilmente a disagio e finiremo per odiarlo. Stesso discorso vale per un ipotetico appuntamento galante con l’altro sesso; Tu sei lì che brami una bella dose di coraggio liquido per colmare la mancanza di quello di cuore e stai quasi per ordinare un campari-gin o una bella pinta di doppio malto o un whisky quando la voce del suddetto accompagnatore irrompe chiedendo “una chiara piccola” e tutte le aspettative della serata, tutti i sogni erotici che avevi fatto su di lui\lei crollano vertiginosamente. La cosa positiva è che almeno lo sai fin da subito. 2- potrei definire questo secondo punto come CHARME ma sarebbe troppo impegnativo. Diciamo che ci piace chi mette sul tavolo argomenti interessanti, ma non della serie “hai visto che è successo a bradangelina?” più del tipo “se potessi scegliere se mangiare per il resto della tua vita prosciutto o speck cosa sceglieresti?” o anche “ se potessi passare una notte ed una sola con uno di questi tre chi sceglieresti?”. Cazzate insomma, o cmq cose originali. Possiamo anche buttarci se siamo in vena sul classico “cosa ne pensi della democrazia?” ma diventerebbe un parlarsi sopra che è sempre detestante. Insomma diciamo che una volta che abbiamo assodato che non beve la chiara piccola, il soggetto x non deve MAI E DICO MAI uscirsene tipo “cmq gli attori come nino Manfredi non esistono più” o anche “gli inverni erano più freddi quand’eravamo giovani” o peggio “se c’è una cosa che detesto nelle persone è la falsità”. No no no! Bla bla bla! E come disse Robert de Niro a Kevin costner, o meglio come disse Al Capone ad un poco originale e molto 1000esimo cowboy new generation di ispettore che gli rompeva i coglioni “sei solo chiacchiere e distintivo”. Perché vi chiederete voi diffidare delle persone che usano luoghi comuni? Domanda lecita, perché si potrebbe pensare, vabbè ma magari uno è nervoso, non sa che dire o non gli vengono argomentazioni sul momento. Bene, allora dico (come mi disse la mia professoressa, E FACCIO NOMI, miele, tiè pure minuscolo bene te stà) “MEGLIO NON PARLARE E SEMBRARE STUPIDI CHE FARLO E LEVARE OGNI DUBBIO”. I luoghi comuni sono la morte della società , sono il declino della sapienza e la noia. Avete mai fatto caso alle espressioni che vengono in faccia a chi sente luoghi comuni? Al massimo si può rispondere “èvero!” o fare espressioni assecondanti, ma per il resto nessuno ama i luoghi comuni nessuno li vuol sentire. Morale della favola, diffidate di chi parla così non perché siano stronzi o cosa, ma perché prima o poi vi faranno sentire ancora più a disagio di quando già vi sentite. Non assecondate il disagio. Cacciatelo.
p.s. ovviamente quando i luoghi comuni sono usati dagli anziani vengono di solito anche accompagnati a una storiella, di solito a sfondo morale. In quel caso i luoghi comuni sono giusti e leciti 1-perché i luoghi comuni gli hanno inventati loro, quindi non ci possiamo fare niente hanno i diritti 2-perché cercando di dispensare saggezza, quindi di per se non è mai un male ascoltare consigli o storie di vita altrui, soprattutto se quella persona ha obbiettivamente più esperienza di te.
Dopo queste cazzate sparate a zero vorrei scusarmi a prescindere con chi ordina una chiara piccola o chi spesso dice “non c’è più la stagione felpetta”, che poi altro non è che la modernizzazione di non ci sono più le mezze stagioni. D’altronde uno dei luoghi comuni più veritieri è proprio questo: i ragazzi d’oggi sono cattivi, non hanno più rispetto e bevono troppo.
TOUCHè
venerdì 11 novembre 2011
domande esistenziali #1
- come si chiamano gli abitanti di Chicago?
- le crostate sono torte?
- se i sopravissuti del volo Oceani 815 erano 45, dove sono finiti tutti gli altri apparte i protagonisti?
- e se proprio vogliamo dirla tutta e approfondire il discorso Lost, che fine fa Vincent il cane? e sopratutto
- perchè e dico PERCHè mi ammazzano Mr. Eko?
- (per non cadere nel banale assoluto, alla fine de sti cazzo di 6 anni in cui jj abrams ci ha preso per il culo, muoiono tutti o era solo un modo per farti alla fine PAPAPERO?)
- come si spiega la somiglianza fra Margherita Hack e maga magò?
- se c'è un nesso fra volere e potere perchè la gente vive di stenti?
- come mai i cattivi di Yattaman non vincono mai?
- un alano può scoparsi un carlino?
- rimanendo nel sessuale, se cicciolina si è scopata un cavallo, quel cavallo è vivo?
- se 10 diviso 3 fa di risultato un decimale periodico, non dovrebbe essere messa in discussione la parola UNITà?
- questa è classica, ma mai scontata: quella stronza di Rose non poteva fa npòenpò co Jack?
- perchè la gente si fa le foto davanti ai portoni delle chiese?
- perchè gli scout hanno sempre i calzini alzati fino al ginocchio?
- (adolescenziale) se Twilight è la storia di un vampiro, quindi morto, che si scopa una viva come hanno fatto 10 milioni di lettori a credere che lui possa averla messa incinta?
- o meglio : perchè 10 milioni di copie vendute? perchè?
- le crostate sono torte?
- se i sopravissuti del volo Oceani 815 erano 45, dove sono finiti tutti gli altri apparte i protagonisti?
- e se proprio vogliamo dirla tutta e approfondire il discorso Lost, che fine fa Vincent il cane? e sopratutto
- perchè e dico PERCHè mi ammazzano Mr. Eko?
- (per non cadere nel banale assoluto, alla fine de sti cazzo di 6 anni in cui jj abrams ci ha preso per il culo, muoiono tutti o era solo un modo per farti alla fine PAPAPERO?)
- come si spiega la somiglianza fra Margherita Hack e maga magò?
- se c'è un nesso fra volere e potere perchè la gente vive di stenti?
- come mai i cattivi di Yattaman non vincono mai?
- un alano può scoparsi un carlino?
- rimanendo nel sessuale, se cicciolina si è scopata un cavallo, quel cavallo è vivo?
- se 10 diviso 3 fa di risultato un decimale periodico, non dovrebbe essere messa in discussione la parola UNITà?
- questa è classica, ma mai scontata: quella stronza di Rose non poteva fa npòenpò co Jack?
- perchè la gente si fa le foto davanti ai portoni delle chiese?
- perchè gli scout hanno sempre i calzini alzati fino al ginocchio?
- (adolescenziale) se Twilight è la storia di un vampiro, quindi morto, che si scopa una viva come hanno fatto 10 milioni di lettori a credere che lui possa averla messa incinta?
- o meglio : perchè 10 milioni di copie vendute? perchè?
mercoledì 9 novembre 2011
dOpO sBrOnzA
Mia nonna mi diceva sempre che dentro ognuno di noi c'è uno scopo, che lei , ad esempio, era vissuta così lungamente per avere l'onore e il piacere di raccontarci le favole. mi diceva inoltre che delle proprie esperienze bisogna sempre farne tesoro e che se impari qualcosa che possa aiutare in futuro qualcuno, questo qualcosa deve essere divulgato. ecco, lo ha detto mia nonna, ed io mi fido. noi di fuck you love ad oggi ci ritroviamo senza un cazzo da insegnare alla gente, anche se ogni tanto facciamo finta non sia così, facciamo finta di essere saggi e colti e che possiamo montare su una conversazione interessante. ecco, oggi è uno di quei giorni in cui facciamo finta. ci sono poche cose che noi altri sappiamo fare bene, ma una, una sola in cui riusciamo alla perfezione. sappiamo ubriacarci. e non fate quell'espressione di disapprovazione o il sorrisetto di superiorità, nessuno è perfetto e sicuramente anche voi col dito puntato, anzi voi sopratutto, qualche magagna ce l'avrete, no?
siete appena svegli, ricordate vagamente l'esito della serata precedente, ma ricordate che è andata bene. siete ancora dentro ai vostri letti e non vi siete ancora resi conto, perchè non vi siete ancora alzati, della gravità della situazione. però avete sete, tanta sete quindi, visto che dentro voi circola ancora il coraggio liquido vi alzate e finalmente capite. c'è da chiedersi in queste situazioni "chi ha spostato l'orizzontale dal verticale"? quella sorta di labirintite vi fa perdere momentaneamente l'equilibrio ma poi pensate "ahhh si è vero sono ancora ubriaco" e quindi moggiamente ti avvicini al lavandino del bagno constatando che ogni passo è sempre più pesante finchè ad un certo preciso momento arrivi davanti allo specchio e ti penti di esserti divertito la sera prima. ebbene si, quello sei tu in tutta la tua sbronzaggine. se c'è una cosa che ci accomuna con tutti lgi uomini e le donne di tutti i secolo è proprio l'acool. esiste dai tempi dell'idromele ed è dai quei tempi che esistono le sbronze. si può addirittura dire che lo sbronzo è il mestiere più antico del mondo, altro che puttane.
comunque si, se hai la nausea un enorme cerchio alla testa e un pò di vertigini ebbene, sei ubriaco, colmo, satollo, attoppato, cerchiato, stronzo, sbronzo. ed ecco qua dei consiglio utili : volete sapere perchè la gente esce di più il venerdì e il sabato? perchè il giorno dopo di questi giorni non si ha un cazzo da fare. quindi se potete bevete dal lavandino, magari fate i vostri bisogni primari, magari mangiatevi qualcosa ma non andate da nessuna parte, guardatevi lost o una qualsiasi altra cosa, ma NON USCITE, FATE IL PIAGIAMA DAY. e dopo un pò la sbronza passera stando a letto e vi verrà addirittura voglia di un piatto di pasta (a noi di fuck you love viene sempre voglia di cibocinese dopo la sbornia, ma noi siamo l'ultima ruota del carro, quelli che darwin avrebbe escluso dalla cerchia evolutiva, quindi fate vome volete, noi vi abbiamo avvertito). se puta caso la sera prima era lunedì o martedì allora, a-siete dei cojoni, anche se vi capiamo, inizia con "massì daiu un biretta, magari due , poi si continua con uno shot e alla fine quando sei ancora in giro alle 2 di notte e devi svegliarti alle 7 te ne esci con quella frase che non dovresti mai nè dire nè pensare che è "massì non dormo, faccio tutta una tirata" ed eccolo là il whisky poi un'altro e poi alle 3 ti ritrovi nel letto di casa perchè qualche buonuomo o buonadonna ti ha riportato e quindi, quando alle 7 squilla la sveglia tu pensi che obbiettivamente, sei un cojone. e b- non sei più giovane come una volta. in questi casi : - BERE 5 CAFFè così potrai dare la colpa alla caffeina per il tuo mal di pancia
-MANGIA TANTA FRUTTA, MAGARI LA PERA CHE TI FA
-ASPIRINA
-VESTITI MEGLIO E TRUCCATI
la cosa peggiore di quando devi uscire e quindi non puoi goderti il piagiama è che incontrerai persone che non si sono ubriacate con te il giorno prima e che quindi ti prenderanno per matto perchè a te verrà da ridere ripensando alla sera precedente (capita durante la giornata, quando meno te lo aspetti, che tu sia a lavoro o a letto a un certo punto BAAAM, arriva il ricordo della figura di merda, di solito accompagnato da uno schiaffetto sulla fronte) e proverai a araccontare anche le tue figure di merda ma non faranno tanto ridere agli altri. quindi ultimo e vero consiglio. chiama tutti quelli con cui ti sei ubriacato la sera prima e fatti raccontare qualcosa da loro, ti assicuro che è la cosa più divertente di tutte.
ah ultima cosa. ci son persone che dicono di avere il fisico, che non accusano l'alcool il giorno dopo, che stanno un fiore . queste sono le stesse persone che mangiano e non ingrassano che scopano senza preservativo e non rimangono mai incinte quelle che quando escono gli passa subito l'autobus davanti, quelli a cui un gabbiano non ha mai cacato addosso pure abitando a roma, quelli che non sono mai inciampati per strada o non hanno mai detto niente di sconveniente davanti ad un cattolico praticante (pur abitando a roma). a queste persone io dico pubblicamente ed ufficialmente malmascherando la mia invidia : vaffanculo, esci con me una sera e te lo faccio perdere io il fisico.
siete appena svegli, ricordate vagamente l'esito della serata precedente, ma ricordate che è andata bene. siete ancora dentro ai vostri letti e non vi siete ancora resi conto, perchè non vi siete ancora alzati, della gravità della situazione. però avete sete, tanta sete quindi, visto che dentro voi circola ancora il coraggio liquido vi alzate e finalmente capite. c'è da chiedersi in queste situazioni "chi ha spostato l'orizzontale dal verticale"? quella sorta di labirintite vi fa perdere momentaneamente l'equilibrio ma poi pensate "ahhh si è vero sono ancora ubriaco" e quindi moggiamente ti avvicini al lavandino del bagno constatando che ogni passo è sempre più pesante finchè ad un certo preciso momento arrivi davanti allo specchio e ti penti di esserti divertito la sera prima. ebbene si, quello sei tu in tutta la tua sbronzaggine. se c'è una cosa che ci accomuna con tutti lgi uomini e le donne di tutti i secolo è proprio l'acool. esiste dai tempi dell'idromele ed è dai quei tempi che esistono le sbronze. si può addirittura dire che lo sbronzo è il mestiere più antico del mondo, altro che puttane.
comunque si, se hai la nausea un enorme cerchio alla testa e un pò di vertigini ebbene, sei ubriaco, colmo, satollo, attoppato, cerchiato, stronzo, sbronzo. ed ecco qua dei consiglio utili : volete sapere perchè la gente esce di più il venerdì e il sabato? perchè il giorno dopo di questi giorni non si ha un cazzo da fare. quindi se potete bevete dal lavandino, magari fate i vostri bisogni primari, magari mangiatevi qualcosa ma non andate da nessuna parte, guardatevi lost o una qualsiasi altra cosa, ma NON USCITE, FATE IL PIAGIAMA DAY. e dopo un pò la sbronza passera stando a letto e vi verrà addirittura voglia di un piatto di pasta (a noi di fuck you love viene sempre voglia di cibocinese dopo la sbornia, ma noi siamo l'ultima ruota del carro, quelli che darwin avrebbe escluso dalla cerchia evolutiva, quindi fate vome volete, noi vi abbiamo avvertito). se puta caso la sera prima era lunedì o martedì allora, a-siete dei cojoni, anche se vi capiamo, inizia con "massì daiu un biretta, magari due , poi si continua con uno shot e alla fine quando sei ancora in giro alle 2 di notte e devi svegliarti alle 7 te ne esci con quella frase che non dovresti mai nè dire nè pensare che è "massì non dormo, faccio tutta una tirata" ed eccolo là il whisky poi un'altro e poi alle 3 ti ritrovi nel letto di casa perchè qualche buonuomo o buonadonna ti ha riportato e quindi, quando alle 7 squilla la sveglia tu pensi che obbiettivamente, sei un cojone. e b- non sei più giovane come una volta. in questi casi : - BERE 5 CAFFè così potrai dare la colpa alla caffeina per il tuo mal di pancia
-MANGIA TANTA FRUTTA, MAGARI LA PERA CHE TI FA
-ASPIRINA
-VESTITI MEGLIO E TRUCCATI
la cosa peggiore di quando devi uscire e quindi non puoi goderti il piagiama è che incontrerai persone che non si sono ubriacate con te il giorno prima e che quindi ti prenderanno per matto perchè a te verrà da ridere ripensando alla sera precedente (capita durante la giornata, quando meno te lo aspetti, che tu sia a lavoro o a letto a un certo punto BAAAM, arriva il ricordo della figura di merda, di solito accompagnato da uno schiaffetto sulla fronte) e proverai a araccontare anche le tue figure di merda ma non faranno tanto ridere agli altri. quindi ultimo e vero consiglio. chiama tutti quelli con cui ti sei ubriacato la sera prima e fatti raccontare qualcosa da loro, ti assicuro che è la cosa più divertente di tutte.
ah ultima cosa. ci son persone che dicono di avere il fisico, che non accusano l'alcool il giorno dopo, che stanno un fiore . queste sono le stesse persone che mangiano e non ingrassano che scopano senza preservativo e non rimangono mai incinte quelle che quando escono gli passa subito l'autobus davanti, quelli a cui un gabbiano non ha mai cacato addosso pure abitando a roma, quelli che non sono mai inciampati per strada o non hanno mai detto niente di sconveniente davanti ad un cattolico praticante (pur abitando a roma). a queste persone io dico pubblicamente ed ufficialmente malmascherando la mia invidia : vaffanculo, esci con me una sera e te lo faccio perdere io il fisico.
venerdì 28 ottobre 2011
mANI aVANTI
tempo fa davanti ad un bichiere di vino ci è stato chiesto il perchè scrivessimo di personaggi morti o di personaggi in generale. riflettendoci abbiamo decretato che in fondo non lo sappiamo manco noi. o forse ne abbiamo una lontana idea. perchè ci piace mettere le mani avanti. perchè se un giorno Dio, Zeus, Batman, budda o Elvis farà in modo di farci uscire del talento e di usare questo talento per fare qualcosa come, che so, scrivere un libro o incidere un disco, o farci diventare come John Dillinger o meglio ancora come Francesco Malcom (se non sapete chi sia andate a cercarvelo, ma evitate di farlo davanti a dei minori) insomma per riassumere se Dio ci permetterà di diventare famosi, o meglio, di poter fare quello che ci piace fare allora noi vogliamo essere come questi personaggi da noi descritti. non per forza brutti gobbi come Jack o noiosi come Il Manzo, però vorremo avere una particolarità tipo "ah si quello gobbo" o anche "a che du cojoni sto renzo e che cacacazzi sta lucia" qualcosa per cui la gente ci ricordi. lasciare quel fottutissimo palmo sul cemento. ora non abbiamo abbastanza ambizione per puntare il faretto così in alto. sappiamo per certo che non potremmo mai valere manco l'unghia incarnita di uno dei due (pessimismo cosmico?) ma la realtà è che basterebbe solo una persona che scriva di noi. solo una. noi abbiamo dato voce a questo intimo desiderio immedesimandoci troppo nei desideri,ipotetici, di loro due. e cmq siamo persone che non essendo laureate nè competenti, non avendo pretese di alcun tipo, hanno scritto di uomini vissuti più di 100 anni fa. e secondo noi gli fa piacere.
JACK NEL GRUPPO NON C'è MAI ENTRATO
Era il 1798 quando egli usci dalle cosce della madre urlante. “povera” pensò subito “appena nato e già causo dolori inimmaginabili”. Questo suo primo pensiero lo caratterizzò per tutta la sua vita e anzi, parlando di pensieri, ne fece ben altri molto più negativi. Ma diciamo che nella vita capita a tutti di essere un po’ pessimisti ogni tanto, ci sono dei periodi, giorni in cui un piccione ti caga in faccia e giorni, periodi in cui si trova un portafogli pieno per terra; giorni in cui hai voglia di uscire e bere in allegria e giorni in cui bevi a casa da solo con la cornetta alzata per non farti trovare. Insomma avete capito. Ma torniamo al nostro amico. Nasce e cresce in un paesino dove manco nel 1970 si conosceva l’esistenza della corrente alternata e di Edison e Tesla. Figuratevi nel 1800, quando Edison ancora doveva nascere. Quindi candele. Il nostro caro amico, che noi chiameremo affettuosamente Jack crescendo è spesso costretto a casa dalla sua salute molto cagionevole. D’altronde se vieni al mondo pensando di aver sbagliato qualcosa sicuramente non te la vivi bene. Quindi Jack decidi di rifugiarsi sempre più spesso nella biblioteca del babbo. A 4 anni già leggeva ed al padre non gli pareva vero, tanto che , anche quelle rare volte in cui stava meglio e voleva andare a giocare con i mocciolosi analfabeti del suo isolatissimo rione, il padre gli negava questo piacere, definendolo superiore. “i tuoi amici sono qui, troverai sempre conforto qui. Studia” quindi vai giù con la filosofia, la letteratura latina e greca, oltre alla grammatica e soprattutto la teologia. La mammetta di jack era talmente tanto religiosa da essersi addirittura sposata un parente, padre di jack, senza sapere, ahimè allora ancora non è che si sapeva più di tanto di genetica, che probabilmente è stato questo rapporto incestuoso a causare tutti cazzi che Jack dovrà affrontare in età più avanzata. Quando si dice una donna casa e chiesa. La mammetta di Jack era un po’ stronza. Diciamo che passava più tempo a cercare di vedere sotto al lenzuolino scarno davanti al pube del signore piuttosto che a casa, a badare a 10 figli. Che percarità, magari era già una donna moderna, ma cmq non mi sorprende che il povero Jack sia venuto così. Manco un abbraccio dico io. Dopo aver studiato con due gesuiti e innumerevoli abati, alla veneranda età di 17 anni, dopo aver scritto e scritto cosette niente male, inizia veramente ad accusare la mancanza della mammetta e quindi ne trova una più bella, più pura, che non l’avrebbe mai abbandonata. Madre Natura, bella alta statuaria, la donna perfetta e si, se ne innamora. In tutto ciò gli spunta la gobba e inizia a non vedere più tanto bene. Inizia ad accorgersi, e non perché prima non lo era, di essere veramente un emarginato, uno sfigato. Un disadattato. Quindi dice, vabbè mo mi cerco degli amici. E così fù. Tanta corrispondenza, tanti inviti per il mondo vero. Parigi, Napoli, Roma Londra ecc ecc. ed eccoli lì i primi moti di ribellione. Bello, Jack inizia a tirare fuori i cojoni. Che poi io mi sono sempre chiesta : ma tutto questo pessimismo cosmico, quando è nato? Quand’è che si è rotto le palle di stare dietro alla vita? Perché ecco, per come la vedo io non era poi così tanto pessimista. Si certo a un certo punto si incazza da morire con Madre Natura e quindi incita le popolazioni del mondo a combattere la tirannia della Natura (sua mamma adottiva, pensa che sofferenza). Ma voglio anche dire: grazie al cazzo. Gobbissimo, Nasone, Cieco, Pelato, artrite, salute cagionevole, probabile impotenza (mia teoria, d’altronde non ci vuole una scienza a capire che se hai problemi con tutte e due le madri do vai?), insicurezza cronica MA NONSTANTE TUTTO lui, Caro Jack Infinito Ermo Colle, ancora ci sperava, ancora guardava fuori dalla finestra e facevo lo zozzone (fantasiosamente) con le pastorelle di fuori. Scriveva di amore, voleva viaggiare è solo che rosicava perché era brutto e malato. È stato lui ad inventare il romanticismo viscerale e malsano (chi ce crede ancora che è stato Alessandro manzoni? Dai, fate i seri) ePpure anche l’artefice del più grande pessimismo mai raccontato nella storia della letteratura italiana. Qualcosa non torna. Ed io continuerò a sostenere che Giacomo Leopardi a.k.a Jack Ermo Colle non era pessimista è solo che a una certo punto s’è incazzato ed ha smesso di stare a presso a questo mondo. Ci potete stà.
domenica 23 ottobre 2011
Gino & Pino
Gino & Pino si conoscono dai tempi del liceo. Ogni settimana decidono di vedersi per ricordare i tempi andati. Sono migliori amici ma entrambi hanno altro a cui pensare. Gino è sposato ed ha una figlia. Lavora 10 ore al giorno ed il sabato va a giocare a tennis con l’impiegato del mese. Di solito perde, ma quando riesce a vincere si abbandona con più gioia tra le braccia della moglie nel loro solito rito sessuale del sabato sera, quando la baby sitter è dillà a far vedere dei film della disney alla figlia. Si sveglia tutti i giorni alle 6.30 . si rade tutti i giorni, due docce al giorno, regolarità intestinale e beve 4 caffè, mai di più, al dì. A lavoro è preso in giro, ma lui crede di esser benvoluto, quindi si sente a casa e si impegna moltissimo in quello che fa. Al liceo era già fidanzato con la sua futura sposa, ed è stata l’unica e sola donna nella sua vita. Il suo momento di altà felicità consiste in tre cose : il sesso il sabato sera, il cliente contento il venerdì pomeriggio e le uscite con Pino la domenica dopo la partita. La sua può sembrare una vita semplice, ma mantenere abitudini e regolarità è in assoluto la cosa più difficile al mondo, soprattutto dal punto di vista dei disadattati. Gino è laureato a pieni voti, ha studiato con i migliori professori del paese e nel complesso se la passa proprio bene economicamente. Ha una casa di proprietà in città, una in campagna, due macchine un motorino ed un week end ogni 4 mesi va a visitare un città europee con la sua famiglia. Ha dei soldi da parte ed un fondo per la sua bambina. Si sente felice, anche se quel senso di inquietudine ogni tanto riaffiora e l’unica persona che riesce ad allontanarlo è Pino.
Pino, come Gino, ha 36 anni ed è giovane. Vive da sua madre che prepara delle lasagne indimenticabili, lavora come tecnico informatico a domicilio ed arriva, vivendo a casa, a stento a fine mese. Il suo è un lavoro poco impegnativo.Il sabato sera , insieme alla domenica pomeriggio con Gino, si sente felice. Ogni vizio che nella storia dell’umanità sia mai stato registrato ha trovato suo pieno sfogo in Pino. È ninfomane, deve andare a letto con più donne possibili, ne riesce a trovare ovunque, essendo di bell’aspetto e molto affascinante è corteggiato dalle giovani e dalle donne mature. Il suo alone di uomo del mistero riesce addirittura ad attirare uomini di un certo calibro. La sua idraulica, nonostante la vita che faccia è molto funzionante ed ha la ferocia sessuale di un ventenne. Beve al mattino e alla sera, il suo miglior compagno di vita è il fiasco, non nel senso di fallimentare ma nel senso di fiasco, damigiana, otre. Chiamatelo come vi pare. È originario di quei paesi che prima ancora di saper leggere ti insegnano a tenere con dignità una tanica di vino. A volte si droga, quando incontra qualcuno che lo fa, si fa trascinare pensando che dire di no è scortese. I suoi sogni, se mai li ha avuti, sono andati perduti. Ma per lui non è un problema riesce ancora a divertirsi, riesce con il minimo sforzo a mantenersi in piedi. Gino è il suo angelo custode, come lui per Gino è il diavolo tentatore. Insieme si compensano, si mantengono in equilibrio. Entrambi provano un senso di felicità ad immaginarsi nei panni dell’altro, anche solo per un giorno.
Abbiamo descritto queste due personalità, realmente esistenti da qualche parte, solo per arrivare ad un concetto che vi farà meglio capire l’indole intrinseca di Fuckyoulove. Noi siamo Nino, un soggetto esattamente a metà fra Gino&Pino. Nino, non è bipolare, ne soffre di sdoppiamento di personalità (ci siamo fatti controllare da più persone competenti). Riesce Nino a comprendere sempre ed in ogni situazione la seconda faccia della medaglia. Nino è sposato ed è felice, riesce ad amare solo quella persona, vuole con tutto se stesso quella persona, eppure ogni tanto, diventa Pino, il desiderio lo paralizza. Nino ha un lavoro monotono , fisso, a quelle ore in quel posto su quella scrivania, eppure sogna, sotto sotto, di stare in mezzo alla gente, di essere il capo di se stesso, di non avere Padroni. Nino sa perfettamente che il suo stile di vita può nuocere al suo intelletto e quindi anche se beve e si droga, il giorno dopo va a giocare a tennis con l’impiegato del mese. Eccola finalmente la vera natura del disadattato. Per definizione il disadattato è colui che non si sente mai a casa. Ma Noi, NINo, una casa ce l’abbiamo e ci sentiamo anche bene dentro questa. Cosa succede se contemporaneamente Gino&Pino, l’angelo e il diavolo, ti parlano, ti bisbigliano nell’orecchio che quella cosa è giusta e sbagliata al contempo, se quella cosa devi farla per conoscere meglio quella parte di te e che si, devi anche soffrire il giorno dopo per averla fatta? Cosa accade dentro di te se due menti, due stereotipi, si incrociano e che ogni scelta che fai ha davanti sempre due o più strade? Cosa spinge Nino ad amare la notte e tutto quello che di malsano ella contiene, con tutti i vizi che ella sa offrirti se poi il giorno dopo devi andare a lavoro ed abbracciare quella donna e contemporaneamente desiderare di avere tutto? La botte piena e la moglie ubriaca? Nino vuole tutto, e non si accontenta. Ed ecco che col tempo si diventa dei disadattati, combattendo con ogni briciolo della propria forza fra il volere ogni cosa e sapere che non si può averla. Quel personalità vincerà? La risposta è troppo facile. Ma se hai capito il concetto allora vuol dire che c’è più Nino in te di quanto Gino&Pino.
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