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giovedì 23 febbraio 2012

il dirimpettaio

prima di spiegare perchè ci siamo svegliati questa mattina con una grande voglia di parlare di dirimpettai dobbiamo assolutamente spiegare l'antefatto per evitare di sembrare ancora più deficenti del solito. ieri pomeriggio ce ne stavamo in macchina tornando a casa e felici perchè avremmo trascorso tutto il pomeriggio in panciolle a lanciare la palla al nostro cane ipercinetico e a scrivere il nostro libro. avevamo le cuffie all'orecchio e ascoltavamo una di quelle canzoni che ti fa agitare, più precisamente, e non ci vergognamo per niente ad ammetterlo, "Womanizer" (che cazzo volete è un pezzone) d'un tratto fra le seconda e la terza e mentre Britney diceva Lollypop abbiamo dovuto inchiodare improvvisamente causa serpente per strada che attraversava fra l'altro sulle strisce pedonali. no non eravamo fatti nè ubriachi nè crediamo che l'empatia con Britney sia stata così solida da farci vedere serpenti anche là dove non esistano. comunque sia c'era un serpente su via portuense che attraversava la strada esattamente in direzione spallanzani, ospedale specializzato in virologia e malattie infettive. era grosso non quantificabile in lunghezza poichè si muoveva a zigzag ma comunque grosso, più grosso delle vipere viste campagna ma più piccolo dei boa visti nei documentari o alla fiera di paese quando arrivano i rettili in teca.ci giriamo in direzione di qualcuno che avesse visto e infatti c'era una donna che guidava in direzione opposta costretta anche lei a fermarsi. da bravi cittadini romani che fanno finta di nulla però entrambe siamo ripartite senza scambiarci pareri o sensazioni ed il serpente nel frattempo era entrato nelle fogne. si nelle fogne. siamo tornati a casa, ci siamo messe in panciolle abbiamo lanciato la palla al cane iperattivo e poi siamo andati in bagno e lì ci siamo bloccati. abbiamo pensato che abitando proprio vicino a dove era entrato il serpente nelle fogne e appunto stando il serpente probabilmente (sempre se come si dice i topi non siano stati accoglienti) ancora nelle fogne abbiamo subito paranoicamente pensato ad un' imboscata. spero abbiate capito. il succo è: paranoici, con una vescica che ci stava scoppiando ma con la paura di farla nel water , scombussolati per aver visto un serpente siamo andati in balcone a controllare la strada, a vedere se il seprente si faceva vedere o anche solo per capire dai discorsi dei vicini se qualcuno aveva visto il serpente o meglio ucciso o catturato (avevamo la vescica piena non ci sentivamo per niente animalisti). non eravamo mai andati in terrazzo con l'intento di fare stalking, ed è stata una grande scoperta. abitiamo in quella casa da tre anni e non avevamo mai visto il nostro dirimpettaio. lo chiamano gigi e tutti lo salutano quando passano per strada (abitiao entrambi al primo piani), è famoso nel quartiere, quelli del supermercato gli lasciano il pane avanzato, quando avanza, e c'è un ragazzo che gli lancia le sigarette da per strada fino al bancone. gigi avrà 75-80 anni e passa tutto il giorno, tutti i giorni a fumare in balbone e a sorvegliare il quartiere. un pò burbero, un pò pazzo parla da solo ma non sembra pericoloso. lui ci vede, noi lo vediamo, d'altronde ci aveva sempre visto lanciare palle al cane ed ora invece come lui fumavamo appoggiati al davanzale guardando la vita di quartiere che devo dire è un pò il facebook d'altri tempi. ci fa cenno con la testa, gli facciamo cenno con la testa. lui tossisce e sputa giù, noi lo guardiamo, lui dice qualcosa fra se e se. il quartiere è fermo. ci siamo solo noi e lui. silenzio. "sa, oggi ho visto un serpente, è stato strano, mi ha attraversato la strada" diciamo noi. silenzio. poi gigi ride e urla "è pieno di serpenti ragazzina, che non ne avevi mai visto uno?" ride. sputa, fa un tiro dalla sigaretta e ride ancora poi fra se e se dice qualcosa tipo "gesù" e risputa e ride. Gigi ci aveva preso in giro, ma noi l'abbiamo visto veramente un serpente su via portuense. spengiamo la sigaretta e delusi dalla gente del quartiere e sempre con la vescica piena torniamo dentro e andiamo verso il bidè.

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