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mercoledì 22 febbraio 2012
SBRONZATE
dicesi sbronzata quella stronzata che fai quando sei sbronzo. e fin qua ci siamo, niente da aggiugnere. il problema è che la mamma ci ha sempre detto di imparare dai nostri errori e forse, appunto perchè ce l'hanno detto tante volte, noi rifacciamo sempre gli stessi errori. ci piace pensare che è perchè siamo troppo testardi per ammettere di sbagliare, ma la realtà è che il 90% delle votle che sbagliamo siamo sbronzi. si tendono a giustificare gli error che si fanno da ubriachi. no no absofuckinglutly no.ma facciamo un passo indietro per meglio spiegare. perchè i giovani dìoggi bevono? diasagio? forse. insicurezza? cazzata, se uno non beve è meno insucuro?potrebbe essere che ci va di spendere soldi, potrebbe o forse forse perchè abbiamo più possibilità di sembrava affascinanti quando, non solo noi ma anche le persone che ci circondano, siamo ubriachi. personalmente a noi di fuck you love invece piace pensare sia tutta un questione di istinto, di impulso.come già detto precedentemente siamo un pò degli animali siamo come moogly nati nella civiltà ma cresciuti nella giungla. il problema è questo: pare che agire impulsivamente sia mal visto e quindi noi beviamo per dimenticare, per festeggiare di quello che siamo o anche solo per agire ancora di più di impulso. se quando sei ubriaco vai a letto con la donna del tuo migliore amico è chiaro che non è colpa dell'alcool ma dell'istinto. quindi alla domanda "perchè l'hai fatto? eri ubriaco?" bisognerebbe guardarsi le macchie sui panni sporchi e dire "no, è che sono un'animale". per tornare al discorso iniziale mai giustificare una sbronzata dicendo di essere ubriachi è sempre meglio dire di essere semplicemente stronzo, che non a caso fa rima con sbronzo, anzi sono quasi la stessa parola. ad oggi avremmo avuto un miliaio (migliaio?milioiaio?), insomma intorno alle 1000 sbronze stronze. di queste 1000 diciamo che 900 sono state accompagnate da sbronzate di varia sbronzaggine , di queste 900 almeno la metà sono irrilevanti a braccetto con interventi usciti dalle nostre bocche del tipo "mi stai sul cazzo, stai di merda conquel rossetto, sei un frocio e non lo sai, che regazzina tu madre, certo che quando dici queste cose sembri proprio uno scureggione, d'altra parte che ci si poteva aspettare da te,mi piaci moltissimo, sei così caruccio, posso baciarti? vieni a casa mia? ma com'è che ti chiami? ti paice il sesso orale? non te ne pentirai..scommetto che al liceo ti scaccolavi in classe, scometto ceh al liceo eri proprio sorco" ecc ecc l'altra metà però sono esattamente quelle che ci vengono poi rimproverate il giorno dopo, quelle che non ci ricordiamo, quelle per cui facciamo proprio la parte degli stronzi prima che degli sbronzi. e di solito escono frasi del genere dalla bocca della persona che ci rimprovera: "ma io non capisco, sempbravi un'animale, avevi gli occhi tutti rossi e dicevi un sacco di cose senza senso. credo che dovresti andare a parlare con qualcuno. credo tu sia malato. credo che non ce la farò a vederti un'altra volta inq uelle condizioni. mi fai paura. mi fai schifo. ti detesto. sei stronzo. sei stronza, insensibile. egoista, noncurante." e tu in uno stato di umiliazione calpestante chiedi "ma perchè che ho fatto?" ed eccoli la gli occhi fuori dalle orbitre "CHE HAI FATTO? NON TE LO RICORDI?" e di solito la conversazione finisce qua con la persona che ti stava rimproverando che va via. se non vi è mai successo allora vuol dire che sono un passo avanti a voi e anche se in discesa è sempre un passo avanti. cmq che sia l'effetto dell'acool o che sia l'istinto alla fine tanto la colpa è sempre di quello che alza il gomito, quindi prendete e e portate a casa perchè da questo punto di vista in confronto ad una persona lucida e poco istintiva, sarete sempre in svantaggio. potrei quindi augurarvi una vita sobria, diginitosa, razionale, con delle regole e delle domande socialmente accettabili, con un bicchiere di vino il sabato sera e venti minuti di tapirulan il giorno dopo per smaltirlo, ma siamo non-seri io non voglio che voi vi annoiate. CinCin (che in giapponese vuol dire pisello)
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