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sabato 5 maggio 2012

Fatal Love

Quando le relazioni d’amore cominciano si è sempre molto allegri, felici, amati e soprattutto audaci. Prendendo in considerazione solo l’ultimo aggettivo si è così anche quando finiscono perché si pensa sempre che non si ha nulla da perdere. Da giorni vivo con lo sguardo compassionevole addosso, come se una donna ferita fosse meno forte d’animo, come se l’amore mi avesse svuotato, come se da un giorno all’altro una persona positiva quale sono possa trasformarsi in negativa. Lungi da me. Forse un giorno mi arriverà la grande botta di freddo, forse un giorno rischierò seriamente di deprimermi ma come disse Silvio Morrel alla piccola Arya parlando degli dei della notte che ti vengono a prendere io oggi rispondo “non oggi”. Sono sempre stata troppo ferocemente attaccata alla vita per avere tempo di sprecarla, e anche se l’opinione comune potrebbe pensare che fare aperitivo o abbandonarsi a Dionisio sia sprecare tempo, io credo di essermi guadagnata l’assuefazione alla vita, che comprende ovviamente anche i vizi. E va bene così. Solo oggi comprendo il perché del titolo di questo blog, solo oggi capisco perché inconsciamente l’ho chiamato così, solo oggi comprendo perché sul braccio ho tatuato “solo tu”: per tutta la vita non ho fatto altro che cavarmela, a mozzichi e bocconi come si dice a casa mia, ma non c’è niente di meglio che reggersi sulle proprie gambe ed esserne in più consapevole. Potrebbe sembrare una mancanza di rispetto verso chi veramente si ama, o chi ci spera ancora nell’amore tutto questo post, ma la realtà è che se si è circondato da persone meravigliose, le stesse magari che ti viziano o che ti istigano alla rovina del fegato, non si è soli. Tutto questo tempo avrei potuto passarlo ad annusare un pigiama e strappare foto da muro , a piangermi addosso, ma poi ho capito che reagire alla sofferenza  è l’unica via. Piangerò un giorno e spero sia con lui, senza di lui forse non vale la pena piangere, solo lui forse può capire quello che succede quando un corpo viene abbandonato dall’amore, ma se non lo rivedrò non piangerò perché questo corpo non è solo fatto di questo, non è solo amore, non è solo sofferenza. Oggi mi alzo dal letto perché alzarsi è un bene, reagire è bene, forse anche non essere amati è bene. Il mi compagno non è l’amore, sfuggente, troppo incostante perfino per me. Il mio compagno è il futuro che è lì ed io lo guardo con paura ma con consapevolezza che se ci arrivo così come oggi sento di poterci arrivare ci arriverò bene. Io brindo alla vita perché è oggi quello che ho. Brindo alla vita

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