Se non vi è mai capitato di svegliarvi una mattina con il
portacenere pieno, i vestiti sparsi per la casa e una bottiglia di Whisky sul
comodino allora evitate di leggere questo post. Si parla sempre di notti brave
su questo blog, che palle direte voi, ed invece no. La nostra propaganda verso
la vita da reietti non può finire, perché più cresciamo e più siamo consapevoli
del fatto che solo i reietti sono quelli che si divertono, quelli che possono
permettersi il lusso di non esser presi sul serio, quelli che fanno ridere,
quelli che un futuro avranno i nipoti che scappando di casa avranno sempre un
posto letto in casa nostra, quelli che, insomma, la mandano a bere. Siamo quelli
che non vengono invitati alle feste, o quelli che se pure ci vanno si portano l’alcool,
e non per ospitalità ma perché si ha sempre quella paura che non basti mai per
tutti. Infatti nelle nostre feste raramente avanzano bottiglie. Siamo quelli
che hanno sempre qualche scolo di bottiglia in macchina perché se un giorno ci
prende il matto di andare a ballare dobbiamo bere, altrimenti non si balla e se
si beve tanto vale portarselo e sapere fin da subito cosa si sta inghiottendo ,
cosa che di raro avviene (non è una frase a sfondo sessuale brutti maiali). Siamo
quelli giudicati “interessanti” solo dagli psicologi , “un disastro” dal nostro
medico o il personal trailer (ma qui entriamo in un ambito talmente tanto
imbarazzante che eviterei persino io ad inoltrarmici), “eri mejo quand’eri
giovane” dai nonni, “sfigati” dagli stessi sfigati, “stronzi” dai ragazzi per
bene, “la rovina della società” dai politici ma, e mettete una grossa linea
sottolineatrice sotto questo ma, “amici” dai gestori dei bar. Passiamo il tempo luminoso (quello giornaliero
per intenderci) ad esser persone più o meno umane: leggiamo, studiamo,
scriviamo a volte, se proprio è un gran giorno, scopiamo, portiamo a spasso il
cane, chiacchieriamo di gerani con le vecchine del quartiere, facciamo anche cose
utili alla vita degli altri, come ad esempio fare la raccolta differenziata o
mangiare pochi carboidrati, siamo quelli insomma del “chi l’avrebbe mai detto”,
perché poi la notte è nostra (che frase fascista detta così). Se solo qualche
vampiro ci avesse morso o se solo fossimo nati predatori di qualsiasi foggia avremmo sicuramente passato la notte a
cacciare, a procurarci spuntini ma no, figurati, manco quello. Ci sediamo ai
bar al tramonto e a volte aspettiamo l’alba battibeccando sul futuro, sull’inerzia
in generale, sul nostro ego che continua
misteriosamente a dilagarsi senza ragione apparente. Il motivo per cui la gente
non ci capisce è perché si crede comunemente che noi siamo inutili. Mi piacerebbe
ora ocme ora, una volta per tutta fare quest’affermazione che spero rimarrà
negli annali: non siamo mai soli. Abbimo la fortuna di aver trovato qualche
altro povero stronzo che come noi ama bere, e sono diventti grandi amici, ci
vogliamo bene e solo loro ci capiscono quando facciamo delle cazzate, perché anche
a fare cazzate non si è mai soli? Vi è mai capitato di prendere una sbronza
colossale della serie “mai più nella mia vita” e poi qualche amico tuo dice “guarda
che se bevi un goccetto poi stai meglio?” e voi creduloni l’avete fatto e non
sapendo smettere poi vi siete riubracati? Bene, siete whisky soldiers. Vi è mai
capitato di trovare affascinantissimo un uomo o una donna che non corrisponde
ma trovare il coraggio di farti avanti solo ed esclusivamente dopo ettolitri di
spacca fegato? Bene, siete whisky soldiers. Vi è mai capitato di farvi venire i
crampi allo stomaco risentendo la vostr compagna o compagno di bevute il giorno
dopo di una sbronza, ovviamente ricordando e facendovi ricordare le altissime e
purissime pedigree figure di merda fatte la sera prima? Bene siete whisky
soldiers. Vi è mai capitato di guardare ul fondo di una bottiglia che rotola
nella stanza e di chiedervi “e questa quando l’ho bevuta?” ancora una volta,
soldiers. Ed infine, la cosa più importante: vi è mai capitato di inventarsi
tutte cazzate conversando con sconosciuti e poi dover ritrattare il giorno dopo
, tipo “si sono un’astrofisica, mi sono laureata con 110 e lode e bacio della
commissione?” “si io ero magra ma poi mi hanno asportato la tiroide ed è
successo questo” o “si mi piaci però saresti più carino se ti chiamassi
romualdo, posso chiamarti romualdo? E dai” o peggio ancora “ sei carino, sono
ubriaca, mi offri un caffè, anzi no a casa ho una moka me lo fai lì il caffè?”
, “ sei adorabile quando di ci il mio nome, di ancora Jessica Jessica Jessica”
, “ma ti pare che sei lesbica? Ma come fai?” . ???. a capo del commando dei
soldati.
quindi per concludere quest’altra inconcludente giustificazione dei nostri stravizi, vorrei solo tornare a dire che siamo giovani ed anche noi combattiamo la nostra guerra. Un giorno rideremo di tutto questo dicendo “ma quanto ci siamo divertiti?”. Buonanotte soldati, godetevela tutta.
quindi per concludere quest’altra inconcludente giustificazione dei nostri stravizi, vorrei solo tornare a dire che siamo giovani ed anche noi combattiamo la nostra guerra. Un giorno rideremo di tutto questo dicendo “ma quanto ci siamo divertiti?”. Buonanotte soldati, godetevela tutta.
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