erano già gli anni 90 quando abbiamo iniziato a considerarci dei romantici. già! "romantici?" ma che cazzo,,,, ebbeni si. ed è proprio grazie a questa consapevolezza che abbiamo iniziato a diventare selettivi. prima non lo eravamo, fino alle elementari eravamo dei compagnoni, sempre ricoperti di terra e fango a fare lo sgambetto alla maestra. poi ad un certo punto senza una certa ragione, clic. proprio quel clic di cui parlano quei poveracci degli psicologi che scatta ad un certo punto a cui spesso susseguono determinati comportamenti che in seguito poi verranno catalogati come "anomali" o "disturbi della socializzazione" o "non partecipe alle attività del gruppo". ma che ci possiamo fare se siamo cresciuti in un mondo talmente poco romantico da far diventare NOI dei sociopatici cinici? non so se il termine romantico vada proprio bene x noi, forse ci va un pò stretto; perchè oltre al fatto di essere, come direbbe quel deficente di Vasco Rossi degli "inguaribili romantici", come se non bastasse il fatto che ci fotte è essere anche dei puerili sognatori. quindi all'immaginaria domanda, della nostra immaginaria intervista , " cosa vorresti fare adesso? dove vorresti essere?" noi, oltre a non pensarci neanche un attimo, cambiamo stato, persona e periodo storico. ci estraniamo, sognando, da tutto quello che è in realtà intorno a noi. quindi col cazzo che risponderemmo "alle Maldive" oppure " A capo del mondo " o meglio " vorrei essere ovunque ed essere un ricco cittadino del mondo". no! ed attenzione perchè noi non sogniamo perchè la nostra vita ci fa schifo, ma perchè infondo siamo così tanto ottimisti da pensare che da qualche parte il mondo sia migliore di questo che ci ha reso così freddi e duri. o forse sono tutte cazzate, forse siamo nati freddi e duri e per imbastircela abbiamo inventato questa cazzata del romanticismo. ma non ci conterei troppo. scagli la prima pietra chi pensa che abbiamo sotto mano tutto quello che potremmo, ipoteticamente, nel pianeta Z456, avere. vediamo quanto si aspetta prima di vederla sta pietra.
ebbene noi a quella domanda , senza neanche l'ombra del dubbio risponderemmo così : salotto di altri tempi vinile che gracchia e continua a girare, magari un grammofono che suona billie holiday con una sottana di seta e i piedi nudi su una moquette piena di acari. quella spensierata sensazione di poter fare come cazzo ti pare e ballare, ballare, ballare....
cazzo che bella intervista sarebbe!
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